Organizzare un viaggio o una vacanza sembra facile: tutti noi abbiamo in mente dei luoghi che ci affascinano, che vogliamo vedere. Aspettiamo un anno intero per andare a spaparanzarci al mare, un momento libero per visitare e divertirci in una bella città, oppure concederci quel viaggio lontano, sognato da sempre. Ma pur avendo le idee ben chiare, non è sempre possibile andare dove si desidera, per impegni lavorativi e mancanza di tempo o soldi, anche se oggi ci sono sempre più tour operator per ogni esigenza economica e molte mete un tempo inaccessibili, sono diventate più abbordabili. Ci sono paesi che restano comunque cari, o per il lungo volo (come l’Australia) o per lo standard di livello alto e un rapporto qualità-prezzo ancora poco vantaggioso, pensiamo alla Polinesia Francese, alle Galapagos, alle Svalbard o alle isole Seychelles.
In Europa ci sono capitali più costose di altre, per esempio una settimana a Copenaghen o Edimburgo avrà un costo diverso rispetto ad una settimana a Bratislava o Praga, non solo come soggiorno in hotel a parità di stelle, ma proprio per la qualità della vita e i costi di negozi, ristoranti e visite. Potranno sembrare consigli banali a chi è appassionato di viaggi, ma mi sono accorta rapportandomi con amici e conoscenti, che per molti non è così. Non tutti hanno idea di quanto possa costare un viaggio in Madagascar (1000 euro a testa? 3000? 4000?) o pensano che sia compito dell’agenzia in cui prenotano avvertire su vaccini, clima e passaporto.
Dove andare? (stazione dei treni di Cracovia, 2014)
1) Questione soldi. Prima ancora di puntare una meta, si deve aver chiaro il budget di spesa disponibile, tenendo conto che non sarà mai preciso, ma tenderà al rialzo. In vacanza infatti, soprattutto se si va in un paese lontano dove probabilmente non si tornerà più, è meglio non andare con i soldi contati ed il rischio di dover rinunciare a visitare o comprare quello che si desidera; piuttosto meglio rimandare il viaggio a quando si è più tranquilli, perchè ogni viaggio presenta innumerevoli extra, alcuni irrinunciabili. Le escursioni per me sono fondamentali, vado apposta in un paese per visitare, per cui se ci sono 5 gite extra che mi interessano non voglio doverne scegliere 2 o 3 per risparmiare, non ha senso. Quindi prima di avventurarsi a fare preventivi per paesi lontani, meglio aver chiaro in mente i soldi a disposizione, non solo per la prenotazione che include volo e hotel, ma anche quelli che vi serviranno sul posto, a seconda di ciò che c’è da visitare, di quello che avete incluso nel viaggio (se non avete pranzi e cene, sono altre spese di cui tener conto) e di quanto tempo starete via.
Un trucco per risparmiare può esser quello di prenotare i voli aerei con molto anticipo per trovare prezzi vantaggiosi. Per alcune tipologie di viaggio si può risparmiare prenotando sei mesi prima (come per una crociera), mentre per altre conviene spesso aspettare un last minute e prenotare pochi giorni prima (come una vacanza sul Mar Rosso, a Capo Verde o in certe zone dei Caraibi, a meno che uno non abbia in mente di andare in uno specifico hotel, che non è detto trovi in offerta). Informatevi bene anche su extra obbligatori: per esempio in Kenya e a Zanzibar, si deve pagare una tassa di entrata in aereoporto di circa 40/50 dollari e altrettanti per uscire al rientro, che incide sul budget finale, soprattutto se siete in coppia o in famiglia. In luoghi tutelati come le isole Galapagos o le isole Seychelles, ci sono tasse da pagare per l’entrata in alcuni parchi e spiagge.
2) Tempo a disposizione. Secondo passo, decidere la meta in base a quanto tempo si ha a disposizione. Per qualche giorno si può visitare una capitale europea o una città italiana, in 8/10 giorni si possono fare una vacanza al mare di assoluto relax o un tour non troppo lontano, per evitare di passare metà vacanza in aereo o di riprendersi dal fuso orario quando è ora di tornare a casa (si possono visitare la Scozia, la Polonia o la Giordania, tanto per fare un esempio), se si hanno a disposizione invece due settimane o più, si può organizzare un viaggio lontano e impegnativo, che siano i parchi americani, o la visita del Giappone o del Perù… Se si ha solo una settimana di tempo insomma, è inutile puntare la Nuova Zelanda.
In che direzione vado? (Aereoporto di Dublino, 2013)
3) Controllo documenti. Verificare di avere i documenti in regola, carta d’identità e passaporto. Questa è responsabilità vostra, non è compito dell’agenzia di viaggio accertarsene. Magari è cortesia e professionalità ricordarvelo. Per molti paesi il passaporto deve avere validità residua di almeno sei mesi dall’entrata nel paese (come in India o in Ecuador, dove mi è proprio capitato che alla dogana, in arrivo dal Perù, mi contassero i mesi: per fortuna avevo verificato prima di partire, mi sarebbe scaduto il passaporto sette mesi dopo).
4) Informarsi sulle mete desiderate. Iniziare ad informarsi tramite guide cartacee, oppure su internet dove ormai si trova di tutto, per valutare tra i posti che abbiamo in mente, quale ci interesserebbe visitare per primo e cosa ci sia da vedere; in questo modo si possono considerare indicativamente anche gli extra che ci potranno essere, quello che si vuole assolutamente vedere e di conseguenza i giorni da dedicare e le spese previste.
5) Clima. Importantissima la valutazione del clima. Capisco che se uno ha le ferie solo ad agosto tutti gli anni, non voglia rinunciare a certe mete sognate; però un conto è rischiare un po’ di pioggia ma riuscire lo stesso a visitare o riposare, un conto è rischiare uragani, monsoni, piogge torrenziali, clima umido con 50 gradi all’ombra, problemi di salute e magari anche la malaria, quando basterebbe andare nella stagione secca per ridurre i rischi (da evitare per esempio il Kenya ad aprile e maggio, quando la maggioranza degli hotel chiude o i Caraibi nel picco della stagione ciclonica, tra agosto e novembre). Alla fine ci si rovinerebbe la vacanza, non si vedrebbero certo i panorami da cartolina fotografati in altri mesi dell’anno e si butterebbero via i soldi, per dover tornare una seconda volta. Molte coppie per esempio organizzano il matrimonio nei mesi più belli della primavera ed estate puntando mete romantiche che però spesso, sono più adatte durante i nostri mesi invernali. I mercatini natalizi in Russia e nelle Repubbliche Baltiche sono stupendi, ma dovete essere preparati al rigido freddo invernale e se è la prima volta che andate in questi paesi la visita non sarebbe facile: meglio rimandarla ad altri mesi.
Sorvolando la Polinesia Francese (2010)
6) Domandarsi cosa si desidera veramente fare o vedere. Capire bene i propri desideri e cosa si desidera fare quest’anno. Parlo per esperienza! Io non sono tra quelli che hanno un posto in mente e devono fare quello, che sia adesso o tra due anni, e finchè non ci sono andati, non guardano altre mete. Cambio gusti e idee sui viaggi molto velocemente, anche se alcuni posti restano nei miei sogni e prima o poi li realizzerò, ma piacendomi (quasi) tutti i paesi del mondo, ogni volta che devo organizzare un viaggio ho tante mete in testa per decidere. I paesi che lo scorso anno desideravo visitare assolutamente e che non sono riuscita a vedere, magari quest’anno non li prendo neanche in considerazione: mi vengono in mente nuove mete. A me piace cambiare emozioni e panorami ogni anno: se sono appena stata in Thailandia, per quanto mi piaccia molto l’Oriente, preferisco la volta successiva dedicarmi alle metropoli americane o ad un safari in Africa, o vedere qualche paradiso naturale come le Maldive… cambiare completamente genere insomma. Ora posso dire di aver visto un po’ di tutto nel mondo.
Accoglienza in riad (Marocco 2014, con le amiche)
Inoltre ho molti desideri: vorrei partire per un posto lontanissimo, diverso da quello in cui vivo, con usanze e tradizioni sconosciute, che sia Israele o percorrere la mitica Route 66 negli Stati Uniti, ma allo stesso tempo avrei voglia di visitare un’altra capitale europea, perdermi tra palazzi storici, musei e pasticcerie raffinate, ma anche vorrei semplicemente rilassarmi su una delle decantate spiagge da cartolina tropicali che mi mancano, o ancora tornare nella mia amata New York o in Grecia tra le casette bianche delle isole Cicladi e l’atmosfera che amo tanto… ma a cosa sono disposta a rinunciare? E cosa vorrei fare assolutamente subito? Ecco, dovete rispondere a queste domande, se no guarderete come me il mappamondo, sognando di essere in tanti posti nello stesso tempo (il mio sogno è il dono dell’ubiquità), e una volta scelto sarete elettrizzati per il viaggio imminente ma dispiaciuti per quelli a cui rinunciate. Anche se li farete la prossima volta. Questo problema non ce l’hanno diversi miei amici (più normali di me), che hanno ben chiaro dove vogliono andare e soprattutto, dove non vogliono andare: non hanno desiderio di girare il mondo come me. Avendo poche cose da vedere, è molto più facile. Per esempio c’è chi se non fa mare una volta l’anno non si sente ricaricato per il resto dell’inverno: se siete tra questi, siete disposti a rinunciare alla vacanza di riposo per un tour impegnativo in Ecuador o in Nepal, nonostante desideriate visitarli?
7) Vaccini. Una volta decisa la meta, informarsi sempre sui vaccini, sulle malattie e sui rischi, non solo tramite internet, ma recandosi di persona nella Asl della vostra città. Solo un medico potrà dirvi cosa fare e non l’amico, il cugino, lo sconosciuto che è appena tornato e ne parla su un forum (che consulto anche io). Quando si torna a casa ed è andato tutto bene, è facile raccontare di non aver visto neanche una zanzara, di aver mangiato anche nelle bancarelle per strada… è quando succede qualcosa che è tardi per preoccuparsi. Malattie o peggio, epidemie, sono sempre in continua evoluzione e purtroppo in molti paesi del mondo ci sono rischi per i turisti che non hanno le stesse abitudini di vita e quindi, gli stessi anticorpi di chi è nato e cresciuto in loco. Un consiglio in più non fa mai male, al massimo sarete sempre liberi di agire come credete. Ricordatevi che la profilassi antimalarica per esempio, consiste in medicinali, non va presa alla leggera solo perchè molte località sono vendute come last minute dalle agenzie senza avere il tempo necessario per iniziare un’eventuale profilassi: prima di imbottirvi o imbottire addirittura bambini, valutate bene pro e contro.
Personalmente non amo prendere troppe medicine, ma neanche giocare con la salute. Sono disposta a fare una cura per un paio di viaggi che desidero ardentemente, per vedere cose che troverei solo lì, valutando soprattutto la stagione in cui andrei; per fare solo una settimana o due di mare, anche se in un posto bellissimo, forse vale la pena di considerare altre mete altrettanto belle, ma senza rischi, come il nostro Mediterraneo o Mauritius e le Maldive. Informatevi per tempo, con qualche mese di anticipo. Un’accortezza: se si desidera un figlio, è meglio non cercarlo per i sei mesi successivi dal rientro da un paese a rischio malarico, se avete preso i medicinali della profilassi come il Lariam o il Malarone. Doveste aver malauguratamente preso la malaria inoltre, la dose massiccia di medicinali per guarire nuocerebbe al feto.
In partenza per l’Africa (Kenya 2012)
8) Sicurezza. Iscriversi a Dove siamo nel mondo : da quando l’ho scoperto, mi iscrivo sempre, anche se vado solo qualche giorno a Parigi. Vale per chi viaggia o risiede all’estero, ma anche per chi si reca per lavoro, per scopi umanitari o per gite scolastiche. Ci si può iscrivere un mese prima della partenza e si cancella in automatico dopo la data di rientro del viaggio. Si lasciano tutti i dati necessari, dalle date del viaggio agli hotel in cui si soggiorna, gli spostamenti, numeri di telefono da contattare in caso di problema, i nomi dei compagni di viaggio… Consultare anche la sezione “Viaggiare sicuri”, con tutti i consigli della Farnesina in tempo reale, sui pericoli dovuti a guerra, clima, terrorismo, salute…
9) Assicurazione. Se partite con un viaggio organizzato avrete sicuramente dei punti di riferimento, sia la vostra agenzia in Italia che referenti nei luoghi della vacanza, ma non dimenticate MAI di stipulare un’assicurazione annullamento viaggio e, soprattutto, un’assicurazione sanitaria. Controllate che sia inserita nel vostro pacchetto di viaggio e se state organizzando da soli, sottoscrivetela sempre. Assicuratevi che copra non solo le spese mediche ma anche eventuali trasporti aerei in ospedali di altri paesi o il rimpatrio. Speriamo sempre che vada tutto bene, ma se qualcosa dovesse andare storto, sarebbe un peccato aver dimenticato questo passaggio fondamentale. Anche se prima di partire siamo tutti felici e sicuri che non ci capiterà niente (e probabilmente sarà così) ricordiamoci che non abbiamo lo scudo magnetico e l’alabarda spaziale.
Una catena di ristoranti con il nome della mia città negli Emirati Arabi Uniti?! (2009)
10) Vivere. Siate curiosi, siate affamati, siate aperti a conoscere e visitare. Parlate con le persone, chiedete delle loro usanze, delle loro vite, andate a mangiare nei posti tipici, assaggiate, non abbiate pregiudizi verso una terra, un popolo, un luogo. Aprite la mente, riempite gli occhi e il cuore di cose belle, ricordatevi che non c’è un viaggio migliore di un altro, un luogo più interessante di un altro, va solo a gusti e interessi che per fortuna… possono cambiare di anno in anno. Ogni momento della vita è diverso, c’è quello in cui si ha voglia di esplorare, quello in cui si deve riposare, quello in cui ci si vuole divertire. Siate pronti a qualche imprevisto perchè può capitare. Se tornerete soddisfatti e arricchiti interiormente, allora sarà stato il vostro viaggio perfetto.
Esperienza di lavoro in agenzia viaggi (2012)