Ok, voi che state leggendo sarete sicuramente delle mamme perfettissime (si può dire?). Io no. Potrei anche dire che non sono perfetta in nulla e me ne vanto, tanto meno nella maternità, che fino a sette anni fa vedevo come un qualcosa di assolutamente poco adatto a me, ma lasciamo da parte le illazioni.
Partendo dalla mia esperienza di tris mamma abbastanza “alla mano” (ricordo sempre le parole di mio padre alla nipotina, la prima volta che l’ha tenuta in braccio: “in bocca al lupo”…), ma anche dall’esperienza di alcune amiche che ho intervistato per voi, ecco la lista delle 10 cose che tutte le mamme fanno e non dicono. Potrebbe sembrare crudele, ma non lo è: si crescono figli felicissimi pur non essendo perfette, anzi, oserei dire ce si crescono figli felici SOLO non essendo perfette e sbagliando ed imparando con loro. Ma lasciamo la parola alla lista. Ecco le cose terribili che le mamme fanno ma riveleranno solo sotto tortura o dopo i cinquant’anni del figlio:
1. Buttare i disegni dei figli nel cestino: belli eh i disegni dei bambini, soprattutto se molto piccoli? Quelli del primo figlio, poi, vengono tenuti come cimeli e spesso corredati da data per evidenziare i progressi del piccolino. Perfetto. Ora pensate al secondo figlio. Poi al terzo. Pensate ai pomeriggi piovosi, alle mattinate di asilo, a tutte le ricorrenze, i bigliettini. Fate un calcolo di circa un disegno al giorno per l’età che va dai due anni e mezzo agli otto-nove e moltiplicatelo per il numero dei bambini presenti in casa. Iniziate a rendervi conto?
Ecco, sono arrivata al punto che, a parte disegni particolari o biglietti significativi, il resto finisce nel cestino insieme al mandarino-zucca di Halloween, alla maschera da gatto colorata coi Sabbiarelli da riparare giornalmente, alla rana porta-post it che doveva campeggiare sulla mia scrivania con quel verde acido veramente… Acido. Lo so, è crudele, ma è la legge della sopravvivenza: o me, o tre scatoloni all’anno di disegni e lavoretti. Tanto poi alla fine neanche se ne ricordano…
Non è che io dica “stronza” molto spesso alle mie figlie, ma è capitato. e ovviamente uno stronza vale più di mille “amore mio”. ecco perchè lo scorso anno Eva Maria, 2 anni e mezzo, ha risposto al “ma come sei tu?” della sua maestra con un candido “stronza”. Ma ovviamente non l’ha sentito da me eh, dannato Youtube…
3. Mangiare le cose sbavate dai figli piccoli: state imboccando il vostro bimbo e avete una fame boia, ma per il vostro pranzo dovete aspettare ancora una mezz’ora abbondante. Ora ditemi, non vi è proprio mai mai mai capitato di mangiare il boccone di pastina transitato per la sua boccuccia e caduta sul tavolo? O di raccogliere col cucchiaio l’omogeneizzato ala frutta intorno alla sua bocca e mangiarvelo voi?
4. Sterilizzare il ciuccio caduto succhiandolo in prima persona: una volta menyrte facevo un controllo al cuore a mia figlia al Bambino Gesù mi è caduto il ciuccio dal lettino e l’assistente della dottoressa l’ha raccattato e lavato accuratamente. “Sì perchè sa, ci sono delle mamme che pensano di pulirlo succhiandolo loro e poi ridandolo al bambino” ha detto la dottoressa. “Ma veramente?” ho detto io, pensando a tutte le migliaia di volte in cui l’ho fatto…
5. Chiudersi a chiave pur di fare l’amore con il compagno: ok, magari non vogliamo procreare ancora, ma il sesso è fondamentale in una coppia che ha figli, perchè ti permette di staccare un pò la spina. Si possono trovare luoghi e tempi creativi, però se la scintilla scatta mentre i bambini sono in casa, andate tranquille che dovranno espletare ogni loro bisogno fisiologico e psicologico in quel momento. Che fare? Parlare, per cominciare, ma di solito serve a poco. Io ho utilizzato varie scuse negli anni, tipo “mamma si sta mettendo il pigiama”, “mamma deve fare la doccia”, “mamma dorme un pò”, ma non funziona NULLA. Quindi se proprio non si può fare diversamente, si accende la tv in sala con i cartoni e si chiude a chiave la camera… Ancora le bimbe sono vive e vegete.
6. Fingere interesse quando i figli raccontano le loro avventure scolastiche: sì, bello una, bella due volte scoprire cosa fa il nostro bimbo a scuola senza di noi… Ma quando ogni singolo giorno in cui le vai a prendere e magari devi fare una telefonata ti raccontano per filo e per segno con chi hanno litigato, quante volte sono andati in bagno, della pasta scotta a mensa, del compagno che ha raccontato una barzelletta di Pierino “che fa ridere tantissimo” e a te magari ti scoppia la testa… Beh, sono cattivissima ma confesso che mi è capitato di infilare gli auricolari con la musica bassa e annuire fintamente ai loro discorsi.
7. (Per le pluripare) Avere più simpatia per un figlio che per l’altro: non è così in assoluto, ma ci sono dei periodi più o meno lunghi in cui uno dei nostri figli si reincarna in Satana per qualche giorno o settimana. Per esempio adesso la mia figlia di mezzo è totalmente insopportabile e confesso che nei giorni già pesanti stare con lei è una gran fatica. Certo, lo so che è proprio in questi momenti che hanno più bisogno della mamma e io ci sono, ma in certi momenti davvero la appiccicherei al muro e non vedo l’ora che la sera si addormenti.
8. Lasciare i figli a nonna o tata con la scusa di lavorare e poi andare a farsi un’aperitivo, o dello shopping: “Mammina, oggi ci vieni a prendere tu a scuola?”. “No amore, oggi mamma purtroppo deve lavorare tantissimo, mi spiace ma lo sai che il lavoro è importante…”. E fu così che le bambine andarono dai nonni o tornarono a casa con la tata, e mamma potè finalmente godersi un bicchiere di vino con le amiche o un giro di puro shopping compulsivo nelle catene low-cost. Di solito rientrando con buste piene zeppe di cose perfettamente inutili, ma vuoi mettere quanto ci si sente appagate? Se poi la mamma torna che i bambini hanno già mangiato e sono pronti per andare a letto, allora è puro godimento.
9. Vestire i bambini la sera prima per risparmiare tempo la mattina: certo, l’igiene è l’igiene, quindi prima di andare a letto si fa la doccia o un bel bagnetto rilassante e si indossano intimo e abiti puliti. Ma sul fatto del pigiama, lo ammetto, ultimamamente sto un pò mollando… Volete mettere quei dieci minuti in più sotto le coperte perchè al mattino le bimbe sono già vestite e devono solo fare colazione, lavarsi ed essere pettinate? Non so voi, ma sono i dieci minuti in cui faccio i sogni migliori… (Ovviamente tutto ciò prevede di abbandonare momentaneamente jeans ed abiti troppo delicati in favore di leggings, tute e tshirt in cotone).
10. Trattare meglio gli amichetti dei figli che i propri figli: è un dato di fatto non soggettivo: spesso gli amichetti dei tuoi figli sono molto più simpatici di loro e tu li tratti con molta più attenzione di quanto fai normalmente con tuo figlio. Ma c’è una spiegazione semplicissima a tutto ciò, anzi, ce ne sono due. La prima è che non vorrai mai che il bimbo torni a casa dicendo ala sua mamma che tu sei una strega urlante e non sai cucinare un tubo (piuttosto, trenta euro in rosticceria) e la seconda è che magari quel bambino è st…o quanto il tuo, ma ad un certo punto tornerà a casa sua. il tuo no.
Vi ritrovate in questa lista? Avete altre cose da aggiungere? Scrivetele nei commenti e aggiornerò l’elenco per voi:)