Ocio. Prima di partire in quarta a leggere (lo so che fremi come una cicala ninfomane), sappi che il post in questione non è mio. Arriva nientepopòdimenoche da Cosmopolitan. La super-penna che l'ha goduriosamente generato è di Maria Elena Barnabi, nata a BresciaCaputMundi e trapiantata a Milano per ingentilire l'urbe e le pagine della rivista su cui scrive.
Pronti?
Via.
- Essere un la-sa-rù (nell'idioma autoctono: "lazzarone") o uno di quei new-wanna-be-no-global tutto amore e filosofia ma niente schiena;
- Avere il cosiddetto deficit di olio di gomito;
- Avere la tendenza al lamento;
- Odiare il tuo lavoro e tenertelo;
- Esserti mai messo in mutua senza prima - come minimo - essere ricoverato in terapia intensiva. Possibilmente in coma farmacologico.
- Disprezzare l'altrui successo e/o dedizione e credere che sia solo culo o conoscenze.
- Credere nella parità di diritti in assenza di eguaglianza di doveri;
- Essere più statico che dinamico, più addormentato che sveglio e avere più rimpianti che volontà;
- Essere corto o lento (di braccio e di cervello, ma non solo).
- Avere talento e sprecarlo.