- Da bambina, Jane Austen scriveva racconti che prendevano in giro la letteratura gotica dell'epoca, che pure leggeva e gradiva. Li recitava ad alta voce davanti alla famiglia, che si sbellicava dalle risate. Si faceva gioco soprattutto delle fanciulle in fiore sempre pronte a svenire alla prima sollecitazione.
- Il primo lungometraggio dedicato a Orgoglio e Pregiudizio – e primo film tratto da un romanzo di Jane Austen – è stato prodotto dalla MGM nel 1940. Una bizzarra produzione americana, con moltissime aggiunte discutibili e la cui accuratezza storica lascia molto a desiderare. Ma non è un brutto film, dopotutto, e se lo trovate consiglio di guardarlo.
- Nonostante si cerchi di far passare Jane Austen per una ragazza ribelle che lottava contro il retaggio culturale restrittivo dell'epoca, c'è da dire che Jane è stata sempre supportata dalla famiglia. Non soltanto dall'adorata sorella Cassandra, ma anche dal padre, che per primo ha tentato di fare pubblicare le opere della figlia, e dal fratello Henry, che infine è riuscito nell'intento.
- Tuttavia, anche se cercare di farla rientrare con sicurezza nella corrente di pensiero è una forzatura, è assai probabile che Jane Austen abbia letto la “Rivendicazione dei diritti della donna” di Mary Wollstonecraft.
- La prima opera apocrifa pubblicata basata sui personaggi di Jane Austen è stata “Old friends and new fancies” di Sybil G. Brinton, nel 1913. Tra l'altro, è stata pubblicata in italiano dalla Jo March, e ne avevo chiacchierato qui.
- Nel film del 1999 tratto da Mansfield Park, la protagonista Fanny scrive racconti umoristici e le vengono attribuiti stralci di lettere tratti dalla fitta corrispondenza che l'autrice intratteneva con amici e famigliari, nel tentativo di renderla un po' più interessante e gradevole per il pubblico, visto che nel romanzo risulta scialba.
- Esiste, ebbene sì, del complottismo interno ai romanzi di Jane Austen. A detta di Arnie Perlstein, le opere dell'autrice possono essere lette così come sono scritte, oppure tra le righe, attraverso il cosiddetto “Jane Austen Code”. L'autrice avrebbe lasciato messaggi sparsi qua e là per ampliare la possibilità di interpretazione delle sue storie. Ne emergono racconti di adulteri, omicidi e quant'altro. Il mondo è meraviglioso in quanto vario, no?
- La fama di Jane Austen era calata sensibilmente dopo la sua morte, ma è tornata a crescere grazie al nipote James Edward Austen-Leigh, che ha pubblicato nel 1869 “A memoir of Jane Austen”.
- In tempi recenti, sia le opere che la vita di Jane Austen sono stati analizzati da un punto di vista psicologico. Una neuropsichiatra ha fatto notare come Mr. Darcy mostrasse chiari segni di Asperger, e un'altra, studiando lettere e memorie, ha ipotizzato che la madre di Jane soffrisse di disturbo borderline.
- Il principe reggente Giorgio IV era un grande fan di Jane Austen, che fu invitata a visitare la biblioteca reale. Il bibliotecario le suggerì di scrivere sulla storia d'Inghilterra e sulla famiglia dei Coubourg, nonché della vita di un ecclesiastico. Jane Austen declinò con tutta la grazia possibile entrambe le proposte, ma dedicò Emma al principe reggente.
Ad ogni modo, consiglio qualche lettura:
Among the Janeites di Deborah Yaffe (inglese)Fan Phenomena: Jane Austen (inglese)Jane Austen – I luoghi e gli amici di Constance e Ellen HillLa vita secondo Jane Austen di William Deresiewicz E ovviamente il sito della Jane Austen Society of Italy.