10 libri che fanno pensare e anche ridere

Creato il 21 settembre 2014 da Frmagni

Ricevo l’s.o.s. di un’amica: «Ho bisogno di una storia che mi faccia pensare e anche un po’ ridere». Frugo nella libreria et voilà: una lista di 10, potevo esimermi?! Però confesso incertezza: primo perché ognuno di noi ride di cose diverse; e poi perché arrivare a 10 è stata dura, molto dura…

Perché ricordo così pochi romanzi capaci di far pensare davvero ma anche ridere davvero – ovvero capaci di raccontare qualcosa di profondo con leggerezza, che poi è il modo più forte per comunicare un messaggio importante?

Mi aiutate a trovarli? Ne avrei bisogno anch’io…

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1 L’uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik Backman

storia di Ove, un tipo che fa questioni di principio su tutto, onesto e rompipalle fino al parossismo, convinto che la vita sia ciò che vedi, tocchi e aggiusti. Ha una moglie che è forse il personaggio più bello, anche se è già morta…

2 Allegro occidentale di Francesco Piccolo

geniale satira del nostro modo di viaggiare: memorabile il ritratto di chi vola in business e di certi gitanti in Sri Lanka

3 L’incredibile storia del fachiro che rimase chiuso in un armadio Ikea di Romain Puertolas

è surreale e divertente, ma alla fine capisci d’aver letto una critica sagace al mondo globalizzato e qualcosa di non banale sul dramma dell’immigrazione

4 Lourdes di Rosa Matteucci

il viaggio a Lourdes di una super scettica vestita da volontaria. Intelligente e a tratti esilarante

5 Se la vita è un piatto di ciliegie perché a me solo i noccioli? di Erma Bombeck

degli anni ‘70 ma sembra oggi, consigliato a madri di (pre)adolescenti alle prese con misteri tipo perché i tubetti di dentifricio vengono svitati ma mai riavvitati o i cibi escono dal frigo ma non ci rientrano. Si ride alle lacrime

6 L’aiuto di Kathryn Stockett

lotta all’apartheid nel Mississipi anni ‘60. Protagoniste donne, diaboliche come solo le donne sanno essere

7 Né di Eva né di Adamo di Amélie Nothomb

il fidanzamento della Nothomb con un  giapponese. Una specie di lost in translation con l’acume e l’ironia che hanno reso famosa la scrittrice belga

8 Invertendo l’ordine dei fattori di Lello Gurrado

lo cito spesso perché il modo in cui il protagonista 50enne supera la crisi di mezza età è un esempio di come tutto si può vincere se si è dotati di (auto)ironia

9 Il birraio di Preston di Andrea Camilleri

letto mille anni fa e rido ancora! Burocrazia e omuncoli messi alla berlina dal mitico Camilleri che qui gioca anche con altri dialetti, dal lombardo al fiorentino, e secondo me è al suo meglio assoluto

10 L’etica del parcheggio abusivo di Elisabetta Bucciarelli

pièce teatrale metropolitana, fra parcheggiatori abusivi e altri emarginati, intelligente e agrodolce: da leggere

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Scritto da: Francesca Magni

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