Ieri abbiamo sbavato sui tronchetti Louboutin, e ci siamo complimentate con noi stesse, mentalmente e materialmente, per essere riuscite a checkare egregiamente una delle voci della mini-lista di cose che avremmo comprato con i saldi, a prezzo superscontato (le meravigliose Nike runner dei miei pensieri).
Oggi voglio raccontarvi la fine della storia.
Anche se non dovrei farlo, anche se… insomma, è successo questo: un attimo prima di accodarmi per andare a pagare le mie superscarpe supercolorate (quanto le amo) nuove, mi casca l’occhio. Proprio li, fra le zeppe e i sandali alla schiava, dopo le ciabatte da nonna e i sandali da zoccolona… mi casca l’occhio su una nutrita mensolata di proposte superscontate e cosa ti vedo? le ciabatte dell’infamia.
Proprio loro. Proprio le chiacchierate, vituperate (da me medesima eh, sia chiaro che non mi tiro mica indietro dalle mie responsabilità e principi morali), e a tratti anche osannate ciabatte della vergogna. Quelle da sciuretta, quelle che “manco morta..”, quelle che “la portinaia se mi vede me le invidia..” proprio loro.
A regola, avrei dovuto passare oltre, anche con aria schifata. Ma la curiosità, si sa, è donna. E il saldo fa la rovina della shopper compulsiva.
Ora, siccome vi voglio bene, siete i miei lettori e i miei amici, condividete con me critiche e plausi, pianti e risate, e io ho fatto voto di dirvi sempre la verità, tutta la verità e niente altro che la verità.. faccio outing e ve lo confesso. In barba a quanto ci siamo scagliati contro le ciabatte da sciuretta, alla moda imperante della ciabatta-a-tutti-i-costi e al modello Birkenstock da brivido… costavano 10€ tondi tondi: che faccio, non le compro??
A mia discolpa sta che:
1. sono nere, vanno con tutto (persino con la mia improponibile pedicure rosso ciliegia che non si abbina mai a nulla)
2. posso usarle anche solo per andare al mercato, e confondermi fra la folla senza farmi notare (by the way, oggi è giorno di mercato, così posso fare subito il collaudo)
3. forse riuscirò con esse a sormontare l’insormontabile inghippo per cui, misteriosamente, tutte e dico TUTTE le scarpe/ciabatte estive che finora ho riesumato dall’armadio mi hanno fatto delle vesciche grandi mezzo piede che ancora mi fanno zoppicare (ma perchè signore perchèèèèèè??)
4. sulla scala di bruttezza che va da 1 a 10, meritano un bel 7 pieno, ma c’è di peggio. c’è di MOLTO peggio
(oh si, c’è: ci sono quelle con la zeppa altissima, quelle a fantasie floreali tipo divano della nonna e quelle con quell’antiestetico infradito a striscia unica sopra, e ci sono pure quelle di plasticona colorata che costano più di 90€ -ma come cavolo si fa a spendere così tanti soldi per della plastica?? se lo dovete fare che almeno sia cuoio – !)
e poi ci sono quelle col tacco di legno e muccate…
5. mal che vada, le posso passare a mia mamma e far finta di averle comprate per lei in un impeto di generosità (anche se lei ha il 39 e io il 36.. ma son dettagli)
6. non c’erano gialle (Jamesblog, dico a te.. nel caso ti fosse venuto il dubbio)
7. giuro solennemente, sulla buonanima del mio gusto fashion che le indosserò sempre e rigorosamente a piedi nudi, solo d’estate, mai durante occasioni ufficiali e/o da formal attire,
8. e MAI E POI MAI CON I CALZINI.
9. O con la gonna. O con il calzino e la gonna.
10. O (orrore degli orrori!) con il bermuda con la ginocchiata fuori!
Ve lo giuro. No, davvero.
il fulgido esempio da non seguire: le gemelle Olsen in incognito. non fosse stato per le ciabatte col calzino non le avremmo riconosciute. davvero.
E ora va bene: scatenatevi contro di me. Vi do licenza di insultarmi in tutte le lingue che conoscete purchè… lo facciate con creatività :D
ps. poteva andarci peggio dai. Potevano avermi fatto una lobotomia e avermi convinta a comprarne un paio bianche, proprio da ospedale. o un paio con il carrarmatino sotto da indossare con i calzini………