Alcuni ricercatori hanno individuato il modo di interagire con i comuni smartwatch attraverso delle onde elettromagnetiche che permettono di identificare le superfici che vengono toccate da chi lo indossa. Per esempio afferrando la porta dell’ufficio, l’orologio è in grado di rilevare questo gesto e di memorizzarlo al suo interno per tenere una traccia concreta di tutti i movimenti compiuti durante la giornata dall’utente.
Per questa nuova ricerca e scoperta, eseguita dal Carnegie Mellon Institute, è stato chiesto un brevetto con illustrati anche i possibili impieghi. Per esempio, lo smartwatch sarà in grado di riconoscere quando l’utente afferra lo spazzolino da denti e lo ripone al suo posto, in questo modo l’orologio sarà in grado di consigliare se prolungare o meno il tempo di utilizzo ideale dello spazzolino oppure, quando un utente apre la portiera della macchina, l’orologio potrebbe ricordare l’ultima commissione da compiere prima di arrivare a casa o in ufficio.
Questa modifica in attesa di brevetto, consiste in una aggiunta hardware dal prezzo economico di soli 10$, una sorta di gadeget da collegare ad Apple Watch e simili, che consente di captare questi campi elettromagnetici e di trasmetterne i dati, come spiegato dallo studente Gierad Laput che ha preso parte alla ricerca:
“Gli oggetti passivi come le scalette d’acciaio — che sono realizzate con materiali conduttivi — permettono di raccogliere segnali EMSense dall’ambiente, come le luci fluorescenti o linee elettriche.”
Una dimostrazione pratica la si può avere dal video di seguito