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"Arrivati di fronte alla porta della stanza numero due, Francesco inserì la chiave nella serratura, sicuro di sé, e lasciò entrare Ludivine per prima.
Dopo averla chiusa, rimase con le spalle alla porta tenendo le mani, che afferravano con forza la maniglia, dietro alla schiena.
Aveva di fronte a sé, nella penombra, l’esile profilo di Ludivine che lentamente si stava avvicinando al letto.
Poi d’un tratto si voltò, si sedette sulla coperta a righe e iniziò a slacciarsi i sandali color oro.
Si alzò nuovamente e, dopo aver abbassato la cerniera, fece scendere lungo le sue lunghe gambe la gonna bianca stretta al ginocchio... ".