La Liguria, La Sardegna, Le Marche, certe zone della Spagna sembrano avere la maggior quantità di centenari e quindi tutti a far ricerche sul perchè, come vivevano, cosa mangiavano, avevano vizi, bevevano e il sesso?
Ma oggi siamo tutti ottantenni come speranza di vita e i manifesti funerari sono ricchi di novantenni e di ringraziamenti per la cara Katiushia che si spera non abbia portato via il senno di Papà vedendo il suo seno.
Seno e allattamento, totalmente vincenti grazie al Papa, temerario ma senza timori, Francesco che chiedeva alle donne l’altro giorno presenti ad una sua assemblea di poter allattare a seno scoperto perchè il latte era un alimento indispensabile per quei neonati presenti.
Guardavo stasera alla presentazione di come è gestita una casa per anziani, una donna di 103 anni di cui noi ascoltatori non c’eravamo neanche accorti della sua presenza.
Come stai nonnina? Un filo di voce ma non capivo. Stava seduta nella sua carrozzella con gli occhi chiusi. Hai sonno? Si e annuiva con il mento.
Mi sembrava con la sua pelle liscia che stesse bene che la morte non potesse avere il permesso di fare capolino ma a fianco a me , una giovane donna di 50 anni, avendola guardata pronunciava.. “meglio un’infarto subito che arrivare qui e a quest’età”
Sarà che ho 10 anni di più, che ho genitori sulla novantina ma anche come volontario, quelle persone che fino a pochi giorni fa ignoravo che esistessero, con il servizio di ascolto, tenuta della mano , la pulizia del viso, diventano vive in noi, quindi resuscitano un po’ e c’è chi tifa affinchè arrivino a 110.
Poi c’è la multa!
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