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100 autovelox fissi subito. Cosa deve succede ancora? Morti per velocità, ma anche per chi non la disincentiva temendo di perdere voti

Creato il 01 settembre 2015 da Romafaschifo
100 autovelox fissi subito. Cosa deve succede ancora? Morti per velocità, ma anche per chi non la disincentiva temendo di perdere votiNon siamo tra quelli che, come molti fanno banalmente e semplicisticamente, considerano la velocità come un fattore di rischio così importante per la sicura stradale urbana. Si tratta indubbiamente di una questione importante, ma non a nostro avviso della principale. Più gravi, sono a nostro avviso, errori di arredi urbano e tolleranza della sosta selvaggia: pensiamo che lì si annidi il grosso rischio per gli incidenti in città laddove la velocità, ora sì, è il fattore principale fuori dalla città.

Questo non significa che, pure dentro la città, la velocità non debba essere considerata un problema grave da affrontare e da risolvere. E francamente non riusciamo a capire come l'amministrazione possa tollerare, senza praticamente muovere ciglio, la mattanza che ogni giorno, ogni settimana, ogni mese si mette in scena nel teatro delle strade della città. Il mese appena concluso, poi, agosto 2015, è stato terribile. Solo nell'ultimo fine settimana si sono festeggiati (festeggiati, sì, perché se fosse invece un dramma, come sarebbe normale, si interverrebbe in qualche modo) 5 morti ammazzati o automobilisti o pedoni, più una manciata di feriti, alcuni molto gravi. 

100 autovelox fissi subito. Cosa deve succede ancora? Morti per velocità, ma anche per chi non la disincentiva temendo di perdere voti

Non stiamo parlando delle "stragi del sabato sera" tanto in voga negli anni Ottanta o Novanta. Stiamo parlando di persone che vanno veloci e fanno quello che gli pare pur essendo normalissimi operai, normalissimi imprenditori, normalissimi padri di famiglia. Magari neppure drogati. Ma drogati da una città che ti inietta in vena il senso dell'anarchia, della sopraffazione, del disprezzo delle regole. Le soluzioni che proponiamo (i 100 autovelox che leggerete dopo, ad esempio) magari non risolvono di per se la situazione, ma creano un'atmosfera (una atmosfera!) che per lo meno mette a disagio e racconta come anomali certi comportamenti. Oggi anomalo a Roma è chi rispetta le norme e questo deve profondamente cambiare. 

E' vero che la Polizia Locale sta cercando di fare qualcosa con una serie di autovelox mobili, ma è un palliativo blando che funziona poco, che non è visibile e che, invece, potrebbe funzionare molto meglio se integrato con un sistema ampio, rigido ed efficace di autovelox fissi. 

100 autovelox fissi subito. Cosa deve succede ancora? Morti per velocità, ma anche per chi non la disincentiva temendo di perdere voti

A Milano si è fatto a Roma no. A Milano nelle strade dove sono stati montati (nella primavera del 2014) i nuovi autovelox fissi, l'incidentalità è crollata del 77% a Roma si continua a morire a dei livelli non paragonabili in nessuna città del mondo. Gli autovelox permettono di incassare denaro e al contempo dare sicurezza ai cittadini, una cosa troppo smart e intelligente per essere applicata a Roma? Eppure i radar in città sono la norma in tutto il mondo e solo da noi esiste la ridicola filastrocca del "fare cassa", del "furto gli onesti cittadini". Ma gli autovelox non provocano nessun furto, semmai giuste sanzioni. E soprattutto gli autovelox non se la prendono mai, per definizione, con onesti cittadini, bensì con cittadini tutt'altro che onesti che superano i limiti di velocità.


Un autovelox, o meglio un sistema di autovelox, è una cosa che fa stare più sicuro te, magari ti salva la vita, magari la salva a tuo figlio che gira in motorino o a tua mamma che rischia di essere speronata da qualche pazzo in Porsche a 200 all'ora. Ciononostante la incredibile e inedita malattia-per-la-macchina dei romani fa sì che a Roma tutti siano contrari. Assurdo, ma vero. 

Tra i dibattiti sulla morte di Claudio Salini, il bravo imprenditore (tante volte abbiamo parlato bene delle sue realizzazioni, non ultimo il parcheggio-piastra sopra la Stazione Termini sui nostri blog) che ha perso la vita l'altro ieri notte sulla Cristoforo Colombo schiantandosi contro un pino a velocità folle, i romani preferiscono condannare una cunetta sulla strada piuttosto che il superamento dei limiti di velocità. Ma il sottosviluppo mentale e l'analfabetismo funzionale dei romani non dovrebbe contagiare, come invece fa, gli amministratori. 

E invece è così. Alemanno ha realizzato zero autovelox fissi in città. Marino, che si è preso dei bei voti promettendo una città sostenibile a misura di bici e di mamme con passeggino, ha fatto altrettanto e sulle strade di grande scorrimento siamo ormai ai livelli delle gare clandestine (non solo sulla Tuscolana, ma anche sulla Circonvallazione Clodia). I 7 autovelox di Milano che hanno ridotto del 77% l'incidentalità (e dunque fatto risparmiare, non ce lo dimentichiamo, centinaia di milioni al sistema sanitario regionale della Lombardia), hanno multato nei primi mesi 9000 persone al giorno (!) per poi scendere a 5mila, fino a 2mila. Questo significa che questo sistema salva le vite e non costa nulla, anzi fa incassare soldi al Comune che potrebbe reinvestirli sulla sicurezza stradale. Pensate che bello: ciclabili, parapedonali, spartitraffico, sistemi di calmierizzazione della velocità, attraversamenti pedonali rialzati tutti pagati con i soldi di chi supera i limiti di velocità. Una città da sogno. Un progetto rispetto al quale non si può dire "non ci sono i soldi".

100 autovelox fissi subito. Cosa deve succede ancora? Morti per velocità, ma anche per chi non la disincentiva temendo di perdere voti

E se Milano, che ha un territorio comunale molto piccolo, i nuovi autovelox sono 7 (che si aggiungono però agli altri) a Roma - grande 11 volte Milano e con problemi di indisciplina e mobilità enormemente superiori - la campagna dovrebbe essere quella di 100 autovelox. A partire dalle consolari, all'Olimpica, alla Tangenziale Est, a Viale Marconi e Viale Trastevere, a Via Nazionale e Viale Aventino, a Viale Regina Margherita e Viale Parioli, sul Viadotto dei Presidenti e sulla Togliatti fin giù allo scandalo di Via Labicana dove il Comune ha portato il limite a 30 all'ora (è la strada che tanti ciclisti e pedoni fanno perché è prosecuzione naturale della neopedonalizzata Via dei Fori Imperiali) e dove dopo alcuni giorni di autovelox mobili qualche manina politica e potente ha consigliato ai vigili di girare al largo. E così si sfreccia a 90 all'ora con auto e scooteroni facendo il pelo a chi pedala in bici. I velox fissi non stanno a sentire le pressioni del politico di turno...

Quanto si guadagna? Noi stimiamo - e ci andiamo molto cauti - che questo piano possa portare 30mila multe al giorno. Per una media di 100 euro a multa fanno 3milioni di incasso al giorno. Un miliardo l'anno. Un-miliardo-di-fottutissimi-e-dannatissimi-euri-all'anno. Si cambia faccia alla città con questi soldi. Sono soldi sufficienti per sistemare le strade, costruire tramvie, iniziare una metropolitana e garantirle un flusso di denaro sufficiente per essere completata in breve tempo. Paghiamo la Metro D con i soldi dei cafoni che non rispettano la sicurezza dei loro concittadini, è una storia straordinaria da raccontare. E poi 30mila multe al giorno per alta velocità cosa significano? Significano tante, tante persone con meno punti nella patente. E se hai meno punti nella patente guidi forse con più attenzione. 

Davvero dobbiamo continuare ad essere la prima città d'Europa per incidenti pur di non perdere il voto di quattro cafoni? Davvero dobbiamo continuare ad avere un tasso di mortalità esattamente cinque volte più alto di quello di Parigi per non infastidire i coatti e per non rischiare di perdere il loro consenso? Ma allora abbiamo ragione noi quando diciamo che a Roma non può esserci forma di democrazia e che ogni declinazione del concetto democratico è in realtà una sevizie autoinflitta alla città e ai suoi cittadini. Ora c'è un Prefetto con poteri maggiori sulla città, un Prefetto che non si deve porre il problema della rielezione: farà finta di niente rispetto alla carneficina quotidiana o chiederà a qualcuno perché non si fa non diciamo come Vienna o Stoccolma, ma almeno come Milano?

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