I WMG si terranno a Torino dal 2 all’11 agosto, coinvolgeranno 13 comuni piemontesi e soprattutto prevedono 30 sport per 160 specialità. L’auspicio è superare i 15.000 partecipanti prima della chiusura delle iscrizioni a inizio giugno.
Una manifestazione di portata mondiale che, come Sidney nel 2012, renderà Torino città protagonista dello sport, ma con un decimo del budget rispetto all’edizione precedente. A disposizione, a oggi, 2,8 milioni di euro che andranno sommati alle iscrizioni dei Master partecipanti e agli eventuali sponsor. A tal proposito, durante la conferenza, il Presidente del Comitato Organizzatore Fabrizio Benintendi ha annunciato ufficialmente che anche Fiat Auto contribuirà a finanziare l’evento, per sottolineare così il “binomio inscindibile” tra Torino e la casa automobilistica, almeno per gli eventi sportivi.
Tra le novità degli ultimi giorni anche il patrocinio del Coni e la possibilità per gli atleti iscritti alla competizione e alle rispettive famiglie di poter visitare gratuitamente 28 musei di Torino, superando in tal senso anche i festeggiamenti di Italia150.
L’obiettivo è quello di far uscire i WMG da una dimensione strettamente sportiva e trasformarli in un’esperienza territoriale, che esalti anche il patrimonio culturale di Torino e Piemonte. Non a caso, sono previsti numerosi eventi collaterali e la mascotte dei giochi è un simpatico torello dal nome eloquente : “Turin” per dare un tocco internazionale e, al tempo stesso, piemontese.
Sono intervenuti all’incontro, oltre al Presidente Fabrizio Benintendi, anche il Direttore operativo del Comitato Organizzatore Bernardino Chiavola e i rappresentanti delle istituzioni della città, il sindaco Piero Fassino e l’assessore comunale allo Sport Stefano Gallo.
Tanto lavoro ancora da fare, per il Comitato Organizzatore soprattutto nell’attività di promozione dei giochi, nonostante l’Italia sia padrona di casa infatti, non domina la classifica degli iscritti e rimane dietro a Canada, Australia, USA, Brasile e Russia.
Una grande responsabilità anche per le associazioni sportive del territorio, che dovranno occuparsi della gestione delle relative discipline, praticamente autonomamente.