E poi la tv: mai come in questo caso, considerando che non si sta parlando di Giochi estivi. Londra 2012 fu un successo anche sotto questo aspetto, con un potenziale pubblico tv di 3,8 miliardi in più di 115 paesi. Il Comitato Paralimpico Internazionale si aspetta ora di battere i dati di ascolto record per i Giochi invernali, che sono stati raggiunti nel 2010, quando Vancouver ha avuto un potenziale bacino di 1,6 miliardi. Nbc negli Stati Uniti (è la prima volta in assoluto, nemmeno le Paralimpiadi estive erano mai state tra smesse in diretta negli States), Channel 4 in Gran Bretagna, Ebu per l’Europa, naturalmente la tv russa: si parte da qui per arrivare poi a prossimi annunci con accordi tv per gli altri continenti.
Per l’Italia ci sarà la Rai, come ha annunciato lo scorso ottobre a Reatech, la fiera sulla disabilità che si è svolta a Milano, il vicedirettore di Rai Sport, Sandro Fioravanti, davanti a Sir Phil Craven, presidente Ipc, e Luca Pancalli, presidente Cip. Anche in questo caso, come succede ormai da Vancouver, la Rai segue la Paralimpiade con un canale dedicato di Rai Sport e finestre su una delle tre reti generaliste, una formula che permette di seguire al meglio i Giochi e, in particolare, non fa perdere nulla degli Azzurri. La proposta Rai della Paralimpiade di Londra in questo caso fu esemplare. E la Rai è anche l’unica televisione nazionale ad avere una rubrica specifica per lo sport paralimpico: SportAbilia, in onda da dieci anni, sempre guidata da Lorenzo Roata, giornalista che ha fatto di questo impegno una passione oltre che un lavoro.