Nessuno fino a questo momento aveva mai messo sul piatto così tanti soldi per un progetto nel campo della cosiddetta Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence) un fondo da 100 milioni di dollari per rintracciare gli alieni nello spazio.
La somma record, 10 milioni di dollari ogni anno per i prossimi 10 anni, è stata offerta dal filantropo russo Yuri Milner, imprenditore miliardario che possiede tra le altre cose, quote di Twitter, Facebook, Spotify e Alibaba. Gli scienziati a cui verranno affidati i fondi avranno accesso alle tecnologie abitualmente utilizzate per monitorare l’attività delle stelle, con la possibilità di individuare eventualmente il segnale che una lampadina da 100 watt produrrebbe ad una distanza di 4 anni luce .
Milner ha annunciato anche la creazione di una speciale competizione, denominata Breakthrough Message, con un milione di dollari in palio. Gli scienziati si sfideranno nella creazione di messaggi in grado di essere recepiti dagli eventuali E.T.
Di sicuro un progetto ambizioso e senza precedenti.
Il progetto, chiamato Breakthrough Listen, permetterà agli astronomi di tutto il mondo di analizzare i dati provenienti da oltre mille sistemi solari considerati “promettenti”. La cosa straordinaria, ha detto Milner, che si trovava nella sede della Royl Society di Londra accanto a scienziati del calibro di Stephen Hawking, Martin Rees e Frank Drake, è rappresentata dal fatto che gli astrofisici potranno scrutare le profondità del Cosmo per tantissime ore. Fino ad oggi i pochi fortunati che si cimentavano in questo campo potevano considerarsi dei privilegiati quando veniva concesso loro di usare i radiotelescopi per un giorno l’anno. Ora tutto sembra destinato a cambiare e gli scienziati potranno scrutare il cielo per migliaia di ore l’anno. “È un vero e proprio miracolo”, ha commentato entusiasta Frank Drake, ricercatore Seti alla University of California. Felice anche il collega Dan Werthimer, che ha descritto il Breakthrough Listen come un progetto “che va oltre i miei sogni”.
Il progetto prevede una totale trasparenza e interscambio dei dati (anche sui social network), oltre all’utilizzo di nuovi potenti software e di alcuni telescopi tra i più potenti al mondo, il Green Park di 100 metri della West Virginia, negli Stati Uniti, e il Parkes di 64 metri del New South Wales, in Australia. Tutto questo permetterà di incrementare gli sforzi fatti da Seti con l’ultimo programma del 1990: si potrà captare una maggiore quantità di frequenze radio in minor tempo e coprire un’area di cielo dieci volte maggiore. Saranno esplorate milioni di stelle, tutta la Via Lattea e 100 galassie. “La ricerca di vita extraterrestre è la ricerca più emozionante nella scienza di questo secolo. Il progetto ha lo scopo di mettere questa ricerca sullo stesso piano di altre questioni scientifiche”.
Per Stephen Hawking “non c’è dubbio più grande” da svelare e ora è giunto il “tempo di impegnarsi per trovare” una risposta. “Siamo vivi, siamo intelligenti.