Il Palazzo delle Exposizioni di Roma esibisce fino a 17 luglio 100 opere maestre del Museo Städel di Frankfurt che riunisce grandi opere dell’Impressionismo, Espressionismo e dell’Avant-Garde. La mostra, curata da Felix Krämer, riflette lo spirito modernista del museo e si articola intorno a una selezione di lavori che mostrano un panorama della storia dell’arte europea.
La collezione di 100 opere maestre è iniziata con la donazione di dipinti da parte del banchiere e collezionista Johan Friedrich Staedel alla comunità di Francoforte nel 1815. Staedel era single e non aveva figli a cui lasciare l’eredità, quindi chiese al principe Karl Theodor von Dalberg di promulgare un decreto per iscritto che proteggesse le opere donate nel suo testamento, creando così l’Istituto d’Arte Staedel e un’accademia per l’insegnamento dell’arte. A partire da allora la collezione è cresciuta con nuove acquisizioni, trasformandosi in una raccolta che documenta la storia dell’arte dal roimanticismo che eredita elementi rinascimentali fino ad oggi.
La mostra si articola in sette sezioni, strutturate secondo un percorso che va dal realismo, all’impressionismo, al simbolismo e alle avanguardie, con opera di: Claude Monet, Camille Corot, Edgar Degas, Johan Tischbein, Auguste Renoir, Vincent Van Gogh, Friedrich Koch, Paul Cézanne, Arnold Boecklin, Anselm Feuerbach, Gustave Moreau, Ferdinand Hodler, Edvard Munch, Max Beckmann, Max Ernst, Paul Klee e Pablo Picasso.
La ricca esposizione spazia da immagini rinascimentali, in cui l’oggetto pittorico è diretto a rappresentare la spiritualità usando elementi della cultura classica, fino all’avanguardista ed intimista pittura di Edvard Munch.
Edvard Munch è conosciuto per il suo quadro L’Urlo, in cui esprime il disagio dell’uomo contemporaneo di fronte all’incalzare del XX secolo. Fu dipinto nel 1893, e la descrizione che Munch fece dellasua ispirazione pittorica si relaziona con tutto il suo lavoro: ”stava lì, tremando di paura, e sentì un grido forte, intimo, che perforava la natura”. Munch nacque a Løten, Norvegia, nel 1863, e la sua pittura sull’angustia esistenziale ebbe una notevole influenza sull’espressionismo tedesco dell’inizio del secolo XX.
Opposto a Munch troviamo Paul Klee. I suoi colori brillanti invitano a un piacevole viaggio per il surrealism. I suoi dipinti alludono alla poesia, ai sogni, alla musica e tutto il bello della creazione umana. Klee nacque a Münchenbuchsee, Svezia, nel 1879, e fu un partecipante attivo della Scuola della Bauhaus. Fu professore nell’Accademia di Belle Arti di Dusseldorf fino a che venne denunciato es espulso dai nazisti, accusato di produrre arte degenerata.
La mostra, tutti i venerdì del mese, offre un laboratorio artistico didattico per adulti e bambini. Questi corsi si inseriscono nella proposta estensiva sviluppata dal museo per rendere più stimolante l’incontro del pubblico con le opera, e portarlo a capire che le correnti artistiche sono l’espressione creativa di processi storici e politici di tutta l’umanità.
Per maggiori informazioni: http://www.palazzoesposizioni.it/
Non è una brutta idea passare alcuni bei giorni negli appartamenti a Roma quest’estate, e ancora meglio se hai l’opportunità di visitare il Palazzo delle Exposizioni, dove potrai conoscere ciò che ha ispirato grandi artisti a ritrarre momenti unici delle proprie vite e della storia.
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