L’accordo sul nuclearenucleare
Forma di energia derivante dai processi che coinvolgono i nuclei atomici (fissione e fusione). iraniano, firmato il 14 luglio 2015, e la connessa fine graduale delle sanzioni internazionali (1), porterà anche allo stop del divieto di esportazione delle risorse energeticherisorse energetiche
Stima dei volumi totali di fonti energetiche, sia scoperte che non ancora scoperte. Tale quantità comprende anche le riserve. del paese verso l’Europa e del divieto di investimento per le aziende europee nel settore energetico iraniano.
Oltre che ricco di petroliopetrolio
Combustibile di colore da bruno chiaro a nero, costituito essenzialmente da una miscela di idrocarburi. Si è formato per azioni chimiche, fisiche e microbiologiche da resti di microorganismi (alghe, plancton, batteri) che vivevano in ambiente marino addirittura prima della comparsa dei dinosauri sulla terra. I principali composti costituenti del petrolio appartengono alle classi delle paraffine, dei nafteni e degli aromatici, che sono composti organici formati da carbonio e idrogeno e le cui molecole sono disposte secondo legami di varia natura. (circa 9% delle riserve provate mondiali di greggiogreggio
Petrolio estratto che non ha ancora subito un processo di raffinazione. (2), l’Iran detiene il primato mondiale per riserve provate di gas naturalegas naturale
Idrocarburo che ha un'origine simile al petrolio, che si forma a partire dalla decomposizione anaerobica (cioè in assenza di ossigeno (O2) di microorganismi, attraverso processi biologici avvenuti nel corso delle ere geologiche. La composizione del gas naturale varia notevolmente a seconda del sito di formazione, ma in genere presenta un'alta percentuale di metano (dal 70 al 95 %), anidride carbonica (CO2CO2
Gas inodore, incolore e non infiammabile, la cui molecola è formato da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È uno dei gas più abbondanti nell'atmosfera, fondamentale nei processi vitali delle piante e degli animali (fotosintesi e respirazione).
), azoto (N2) e idrogeno solforato (H2S).: il potenziale stimato a fine 2014 è di 35 Tmc, superiore a quello di Russia (32.6 Tmc) e Qatar (24.5 Tmc)3 e pari al 18% delle riserve provate mondiali.
Un potenziale ancora non sfruttato. Tale dotazione è a oggi poco sfruttata. Infatti, nonostante negli ultimi vent’anni la produzione di gas iraniano sia cresciuta a ritmi consistenti (il CAGR dal 2004 al 2014 è del 6%, Figura 1), nel 2014 essa era comunque pari a un ammontare ancora molto ridotto rispetto al potenziale: 170 Gmc4 (a termine di paragone la Russia, con un simile dotazione di risorse, produce oltre 575 Gmc all’anno)5. Al ritmo attuale di produzione, molto limitato rispetto al potenziale, le risorse esistenti si esaurirebbero in oltre 100 anni.
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