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101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro

Creato il 14 novembre 2012 da Silviaraffa

By Daniela Navarro

 

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Federica Bosco, scrittrice e sceneggiatrice milanese di nascita e romana di adozione, è l’autrice del libro di questa settimana: “101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro – (senza dover baciare tutti i rospi)”. Lo potremmo definire un vademecum per tutte quelle donne che sono alla ricerca di un uomo con cui passare (preferibilmente) il resto della propria vita, sia per quelle inesperte in cerca di consigli in questo mondo pieno di caos,guai e uomini sempre meno affidabili, sia per quelle davvero esperte nel trovare sempre l’uomo sbagliato, desiderose di smettere di commettere sempre gli stessi errori.

Caustica, a volte forse un po’ “acidella”, Federica Bosco non va di certo per il sottile e con uno stile semplice e divertente propone 101 casi di uomini da evitare, come, ad esempio, “se ti paragona sempre alla sua ex”, “se è sposato”, “Se non fa nessun sacrificio per stare con te”, “se non ti chiama”…e così via…101 “se” da evitare e da cui stare alla larga.
Ovviamente non tutti i casi vanno bene per ognuna di noi, ma diciamo che ce n’è una per ognuna, perché purtroppo almeno uno di questi tipi di uomini lo abbiamo già incontrato o purtroppo lo incontreremo…

Nella premessa intitolata “Alle lettrici”, l’autrice scrive:

“Le pagine che state per leggere raccolgono quelle che devono suonare nella vostra testa come sirene d’allarme per smascherare un falso Principe Azzurro, quelle situazioni da cui scappare a gambe levate per salvarsi la pelle.”

“Il “principe azzurro” è decisamente fuori moda nel secondo millennio: un tizio su un cavallo bianco, con la calzamaglia e la piuma sul cappello davanti a una metropolitana non è il massimo dell’erotismo… Eppure tra le mille insidie di tutti i rospi del mondo si nascondono ancora degli uomini che possono fare di una semplice donna una principessa”.

Due sono le parole chiave che fanno da filo conduttore a tutto il libro,cioè

Equilibrio:

“[...]perché senza la stabilità delle proprie gambe non si va da nessuna parte. Con equilibrio intendo la capacità di Stare così bene da sole e apprezzare talmente tanto la propria vita da decidere di aprirla a qualcun altro per stare ancora meglio, per crescere e confrontarsi senza che uno si aggrappi all’altro”;

e Rispetto:

“bisogna darlo e bisogna riceverlo; […] (bisogna) lasciare il partner libero di esprimere le proprie idee, rispettare il suo passato, le sue scelte, non prevaricare, non imporre, non urlare e soprattutto non lamentarsi sempre”.

Davvero divertenti sono le rivisitazioni delle favole più famose che ci hanno un po’ rovinato effettivamente la vita facendoci sognare un po’ troppo, con le loro protagoniste bellissime, bravissime, perfette, i loro principi più che azzurri ed i loro “happy endings”. Nella realtà questi stessi principi e queste stesse principesse perdono parecchio la loro regalità…

Il “caso” 63 “Se ti chiede di sposarlo ma soltanto in salute ricchezza e gioia”, mi è piaciuto particolarmente. La Bosco analizza punto per punto la promessa nuziale, che come ben sapranno molte di noi sognatrici sin da bambine del velo bianco, recita così (più o meno, modifiche personali o moderne a parte): «Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in ricchezza e in povertà, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti finché morte non ci separi».

“dì amarti: A.M.A.R.T.I., Andare Meravigliosamente Avanti Rispettandoci Tu ed Io. Che significa darti tutto me stesso, non tradirti, non deluderti, non abbandonarti, volerti bene anche quando mi fai incazzare e quando non ti capisco, proteggerti, essere presente, starti vicino nei momenti difficili, capire cos’hai anche quando non mi parli, ascoltarti, sostenerti, incoraggiarti, a volte essere dura, sforzarmi di essere migliore, essere paziente, dolce, comprensiva, rimanere quando inevitabilmente tu o io vorremmo scappare, superare le crisi insieme, desiderare di invecchiare insieme, tutto questo non perché devo, ma perché «sì, lo voglio».

Il libro si conclude con un “Decalogo per la perfetta Principessa” ed un “Decalogo per il perfetto Principe”, perché mentre cerchiamo il nostro principe azzurro dobbiamo ricordarci anche noi di essere  delle vere principesse. Un buon rapporto di coppia dipende da entrambi, cari principi e principesse, non dimentichiamolo mai. Quindi:

“[…]rifletteteci un po’ su, rideteci sopra, ma se qualcosa vi dovesse suonare familiare, vi prego, prendete in considerazione l’idea di mettervi in salvo, perché ogni giorno passato dietro a qualcuno che non vi merita, è letteralmente vita sprecata.”

 

 


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