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1019 - La morte di mia zia di C.H.B. Kitchin

Creato il 07 novembre 2010 da Pupottina
1019 - La morte di mia zia di C.H.B. KitchinQuesto libro è davvero un classico. E' stato scritto nel 1924. l'edizione posseduta da Pupottina appartiene alla collana Giallo Mondadori, ma si è accorta che recentemente questo libro è riedito da Polillo, nella collana I bassotti.
E' la prima volta che Pupottina si trova a rileggere un libro. Questo l'aveva letto a suo tempo, ovviamente non il 1929, e le era molto piaciuto per l'atmosfera che creava e perché chi indagava non era il solito investigatore, ma semplicemente uno dei nipoti della vittima che, per non essere incolpato del delitto della zia, è costretto ad indagare per salvarsi da questa situazione che mina la sua libertà.
Chi non ha letto questo libro ed ha intenzione di farlo
, non continui a leggere, perché nel commento di seguito, Pupottina svelerà molte parti, unicamente per stimolare un dibattito con chi lo ha già letto.
Lo squattrinato Malcolm è un agente di cambio molto giovane che, per una serie di circostante, non del tutto casuali, si ritrova accanto alla zia nel momento in cui muore, apparentemente per un attacco cardiaco, ma in realtà perché avvelenata. La polizia scopre che è omicidio e lui, che è un attento lettore di gialli, è costretto a indagare, più velocemente e meglio della polizia, per capire chi lo ha voluto coinvolgere in questo omicidio. I segreti nascosti dietro un'apparente ed agiata vita borghese sono tanti e Malcolm, attraverso resoconti e elenchi di moventi, riesce a capire tutto proprio all'ultimo momento, quando tutto sembra perduto. Fra i veleni familiari, che celano segreti di famiglia e non, può accadere di tutto. Lo dicono tutti che i parenti sono un po' serpenti e in questo non si sbagliavano. Certo che la zia Anne Carvel era la più insospettabile, così dolce, premurosa e dalla vena artistica. Povero Malcolm! La sua eredità è stata ben poca, ma la libertà non ha prezzo. Così recita un noto slogan!!!
Voi, che cosa ne pensate?

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