Magazine Italiani nel Mondo
Tutto nasce da una semplice osservazione/domanda: in Italia abbiamo il latte fresco (che scade 2 o 3 giorni dopo averlo comprato) e quello UHT (che scade dopo diversi mesi), piu' "quello blu" (che scade dopo 7/10 giorni se ricordo bene).
Qui negli USA il latte fresco (cioe' preso dal banco frigo) nella maggior parte dei casi scade dopo uno o due mesi.
Confesso che l'ho sempre preso come un dato di fatto, e piu' che altro mi sono sempre preoccupata di prendere il latte "organic" che non di studiare la provenienza del latte o i trattamenti subiti (sia dal latte che dalle mucche).
Ultimamente pero' ho iniziato a farmi delle domande... e mi e' capitato di comprare un latte sulla cui confezione c'era scritto "NON ultrapastorizzato "... cosi' come mi e' capitato di comprare un latte che si dichiarava "locale", e un altro che diceva "pasture raised".
Possibile che sia cosi' complicato scegliere il latte? Allora ho iniziato a cercare qualcosa, e come diceva Pollon da cosa nasce cosa :-)
Ecco cosa mi pare di aver capito (correggetemi dove sbaglio, che non sono esperta del settore):
1- il latte pastorizzato (HTST) e' scaldato a 161F (72 gradi C) per 15 secondi, in questo modo si uccide la maggior parte (99,9%) dei "micro-organismi" presenti, il latte si conserva per 2 o 3 settimane in frigorifero;
2- il latte ultrapastorizzato (UHT) e' scaldato a 280F (138 gradi C) per 2 secondi, in questo modo si uccidono tutti i micro-organismi, il latte si conserva per 2 o 3 mesi in frigorifero;
3- il latte che qui chiamano "shelf-stable" e' un latte UHT che viene confezionato in ambiente asettico in un contenitore sottovuoto, si conserva fino a 6 mesi senza bisogno di stare in frigorifero.
E' chiaro che l'ultimo tipo di latte e' quello che in italia chiamiamo "a lunga conservazione" e sappiamo tutti cos'e' (ma mi pare di aver capito che qui negli USA e' poco diffuso/consumato... io infatti non saprei nemmeno dire in che angolo del supermercato lo vendono).
Il latte tipo UHT da conservare in frigo per 2 o 3 mesi in italia mi pare di non averlo mai visto, mentre qui e' quello che va per la maggiore.
Quello che in Italia chiamiamo "frescoblu" qui corrisponde al latte ESL, che prevede una fase di micro-filtrazione e delle temperature intermedie tra l'HTST e l'UHT, ma non saprei dire quanto e se e' diffuso.
Il latte pastorizzato HTST quindi corrisponde al latte fresco in italia, e anche se le temperature di pastorizzazione sono le stesse tra USA e Italia le "scadenze" sono diverse: 2 settimane contro 2 giorni, e questo non riesco a capire perche'.... in Italia ci mette piu' tempo il latte ad arrivare nei negozi? Non saprei...
Ora... all'aumentare delle temperature di trattamento diminuisce la qualita' del latte (supponiamo che sia vero, anche se ci sono teorie che dicono che non e' vero, che la qualita' e' la stessa), quindi io vorrei un latte pastorizzato e non ultra-pastorizzato. Vorrei anche un latte organic, perche' in questo modo mi viene assicurato che le mucche non sono trattate con l'ormone della crescita e che non mangiano pesticidi (anche se questo non dice nulla riguardo gli altri ormoni....). Pero' ho letto che il latte organic solitamente e' ultra-pastorizzato, perche' deve percorrere distanze maggiori prima di arrivare nei negozi.... allora io il latte lo voglio pastorizzato, organic e locale (perche' sono anche contro l'inquinamento). Poi l'altro giorno ho visto questa confezione di latte che si vantava del fatto che le sue mucche possono pascolare all'aperto (pasture raised) e mangiare l'erba.... le altre quindi no!
Allora il latte lo voglio: pastorizzato, organic, locale, da mucche che pascolano!
La soluzione 1 e': mettere una mucca nel backyard e mungerla al mattino, ma la scarto per ovvi motivi.
La soluzione 2 e': fare qualche ricerca on-line e trovare un latte che soddisfi questi requisiti.
Ho trovato questo sito molto interessante, che da' un punteggio ai vari tipi di latte, e ho scoperto che esistono differenze enormi anche all'interno della famiglia organic :-/
Ho cercato il punteggio dei due tipi di latte che so per certo non sono UHT.
Il primo lo trovo da Whole Foods, si chiama 365 Organic, ed ha un buon punteggio (4 su 5).
"The milk is produced and distributed regionally throughout the United States as close as possible to the communities in which it is sold. It comes from a cooperative of organic family farmers dedicated to pasture-based dairy production and to preserving and expanding family farming as a way of life and a viable system of production". Sembra soddisfare tutti i miei requisiti, anche se l'affermazione "as close as possibile to the communities in which is sold" e' un po' vaga. Ha dalla sua pero' un buon prezzo: $3.30 per mezzo gallone.
Il secondo lo trovo da Jimbo's, si chiama Clover, ed ha un buon punteggio (4 su 5).
A differenza dell'altra, l'azienda Clover e' locale: "Four family-operated farms, ranging in size from 150 to 380 cows, modest in scale by California standards, ship to Clover Organic Farms". E poi "In 2007 we were awarded a Seal of Sustainability by the Sustainable Business Institute. We are just one of 13 companies in the world to receive this honor". Mi sembra quindi migliore, e il prezzo e' un po' piu' alto: $4.50 o piu' per mezzo gallone.
Ho cercato sempre su questo sito gli altri due brand che mi capita di comprare (sempre organic, ma UHT).
Organic Valley ha 4 su 5 (di solito di questo brand compro anche i latticini); hanno anche un bel sito web da cui si possono "conoscere" i vari farmers che fanno parte della cooperativa, perche' anche se e' un'azienda a distribuzione nazionale la produzione e' locale. Il prezzo e' sui $4.50 a gallone, ma il latte e' UHT.
Horizon ha 0 su 5, pare che ci siano traffici poco chiari sotto l'etichetta organic, e piu' che una cooperativa di fattorie si tratta di una vera industria del latte (con tutto quel che ne consegue).
Insomma, non si puo' comprare a scatola chiusa...
La soluzione 3 e': convertirsi al latte "alternativo", cosa che io personalmente sto cercando di fare, ma anche riguardo i latti alternativi c'e' un mondo tutto da studiare! Chi dice che la soia fa male, chi dice che il cocco e' grasso, chi dice che non ci sono proteine, chi dice che non c'e' calcio... lo ammetto, devo studiare :-), ma do' per scontato che: non ci trovo colesterolo, non ci trovo ormoni, non ci trovo grassi, non ci trovo antibiotici, non ci trovo sangue (nel senso che nessun essere vivente viene ammazzato per farmi bere quel latte), e che molte persone vivono senza bere latte vaccino.
Pero' anche qui domande su domande: da dove vengono gli ingredienti? (perche' il cocco del latte di cocco ho scoperto viene dall'asia...) Cosa sono tutti questi altri ingredienti aggiunti? Ecc.
La soluzione 3-bis e': fare il latte alternativo in casa, che e' decisamente piu' comodo ed economico della soluzione 1. Ho fatto una ricerca veloce su internet e ho gia' scelto cosa mi piace :-). Leggendo recensioni sparse mi pare di aver capito che risparmierei 3 dollari circa per ogni mezzo gallone, quindi con 40 "mezzi-galloni" mi ripagherei la macchina, supponendo un mezzo gallone a settimana (per dire che dovrei proprio bere poco) ci metterei 10 mesi a ripagarla, un affare! E poi ho anche amiche/blogger esperte a cui chiedere suggerimenti :-).
Mi fermo qui che altrimenti vi faccio venire il latte alle ginocchia :-)
Per tutte le altre domande, rimando a questo vecchio post di Moky.
PS quando ero piccola, al mattino la nonna mungeva la mucca, poi bolliva il latte e me lo dava per colazione... vedevo da dove veniva il latte che bevevo, cosi' come vedevo da dove venivano le uova, i pomodori ecc... vorrei tornare a vedere/toccare con mano, ecco! :-)
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Kids in Sicily: alla scoperta della Sicilia con i bimbi, in tutta leggerezza!
Trips Tips Niente più impedimenti per chi vuole scoprire la Sicilia anche con i bambini. Niente più stress da valigia e da “accessori”, l’occorrente per i... Leggere il seguito
Da Polifra
VIAGGI -
Abbiamo racchiuso la Puglia in un panino gourmet senza glutine: la ricetta...
Da un po’ non proponiamo una ricetta. Ma nel momento in cui ci viene lanciata una sfida..come non accettarla e mettersi subito ai fornelli? Leggere il seguito
Da Emanuele Loiacono
CUCINA, VIAGGI -
Provenza da gustare: un mondo di sapori nella Francia meridionale
Ah... la Provenza con i suoi campi di lavanda! Ma sapete che in questa regione della Francia meridionale c'è molto di più da scoprire? Spesso chiamata... Leggere il seguito
Da Nonsoloturisti
VIAGGI -
French Toast a colazione: la mia ricetta e la storia
Una storia misteriosa, quella del French Toast. È apprezzato e conosciuto in tutto il mondo, ma nessuno sa davvero quali siano le sue origini. Leggere il seguito
Da Traveltotaste
CUCINA, VIAGGI -
Rigi la montagna oRIGInale
Tutto inizia ad Arth Goldau, in Canton Schwyz, alla stazione della Rigi Bahn. Il trenino blu a cremagliera sale lentamente in mezzo ai boschi (sedete sul lato... Leggere il seguito
Da Veronica Addazio
EUROPA, VIAGGI -
Io sono la genitrice dell'Universo.
Nelle leggende del Graal, tra le sue mille forme e apparenze, compare sempre quella del vaso, del contenitore, che raccoglie un qualche “cibo” o “nettare”... Leggere il seguito
Da Il Viaggiatore Ignorante
VIAGGI