11 luglio 1982

Creato il 11 luglio 2012 da Marvigar4

   Sono passati trent’anni da quella notte veramente magica, con tutto il rispetto per la serata di Berlino, seppur magnifica, del 9 luglio 2006. Un conto è dover aspettare la bellezza di 44 anni per rivedere l’Italia campione del mondo, un altro è attenderne 14… Il Mundial spagnolo del 1982 fu uno dei più entusiasmanti mai disputati, per la formula, per la composizione del torneo, per il valore tecnico delle squadre partecipanti, e la nazionale italiana riportò il successo più insperato della sua storia, partita com’era da tre miseri pareggi nel girone iniziale (un solo gol di Bruno Conti al Perù e due 0-0). Alle 17.15 del 29 giugno 1982 ci ritrovammo tutti davanti ai teleschermi, quasi rassegnati e convinti che Argentina-Italia sarebbe finita con una vittoria di Maradona e compagni… invece fu un’altra storia e ci rallegrammo per aver salvato almeno un mondiale fino ad allora anonimo. Il 5 luglio 1982 fu per me una data davvero particolare, il giorno prima avevo compiuto diciotto anni, e speravo in un regalo che sapevo particolarmente difficile da ottenere… ma nacque Pablito e io festeggiai la mia maggiore età esultando per la tripletta dell’attaccante di Prato contro il Brasile di Falcao, Zico, Socrates, una delle selezioni verdeoro più forti mai messe in campo. L’8 luglio 1982 gli azzurri regolarono la Polonia, sempre con Paolo Rossi, e tutto sembrò perfetto… La sera dell’11 luglio 1982 tememmo, sudammo, credemmo di veder svanire il sogno quando al 44’ Cabrini sbagliò il rigore… ma nel secondo tempo i tedeschi furono schiantati da Rossi, Tardelli e Altobelli, regalandoci una delle emozioni più forti vissute dall’Italia dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Lo so, qualcuno storse la bocca, non festeggiò e disse che altre erano le gioie e le soddisfazioni. Io festeggiai, vidi la mia città riempirsi di tricolori e l’Italia intera, da Sondrio a Ragusa, scendere in piazza finalmente unita… ricordo il volto della gente nei giorni seguenti, quei sorrisi, quei lineamenti che non ho rivisto molte altre volte. Ecco, a me basta ripensare ai momenti durante e dopo la notte splendida dell’11 luglio 1982, riassaporare quella tensione e quell’esplosione finale, rimmergermi nello stato di estasi orgasmica che vivemmo collettivamente noi italiani. Avevamo vinto, non eravamo più i perdenti bistrattati in ogni dove, facevamo morire d’invidia i nostri cugini d’oltralpe, che ci sfottevano chiamandoci  spaghettí, macaroní,  guardavamo dall’alto in basso i crucchi venuti in vacanza da noi… Non sarà servita a niente quella sera, sarà stata del tutto inutile, però che tripudio dei sensi aver partecipato a quel niente, a quell’’inutilità! Che bello quella sera esser stati campioni del mondo di uno sport che prende a calci il mondo!

© Sisohpromatem (Marco Vignolo Gargini)



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