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Commenti presi sul sito di LuogoComune:
Come promesso Massimo Mazzucco ha reso disponibile il suo film "11 settembre - la nuova Pearl Harbor" gratuitamente in rete su youtube. Un film che ha richiesto due anni e mezzo di lavorazione e che rappresenta la pietra miliare delle ricerche sugli attacchi terroristici dell'Undici Settembre, il più accurato e completo documentario che dimostra dove, come e perchè "la versione ufficiale dell'undici settembre è falsa".
Un impressionante quantità di informazioni, senza che il filo logico venga mai a mancare.Memorandum McCollum ….Pearl Harbor: il grande inganno di Franklin Delano Roosevelt
Il film incuriosisce anzichè annoiare.
Lascia poche possibilità ai debunkers. O rispondono alle domande precise, oppure non resta loro che tornare alla derisione.
Ogni tanto ti viene da dire: "infatti ha ragione. Quel ragionamento non fà una piega".
Il film non è "confuso", e dà conclusioni chiare e precise.
È semplice da capire.
http://www.storiainrete.com/25/storia-militare/pearl-harbor-il-grande-inganno-di-franklin-delano-roosevelt/
(…) Fu infatti Roosevelt, senza ombra di dubbio, a condurre una vera e propria politica della provocazione per indurre l’Imperatore giapponese a firmare l’ordine d’attacco. Il presidente statunitense era costantemente al corrente di quanto stava accadendo e pur sapendo che la guerra era ormai alle porte si guardò bene dall’informare i comandi delle truppe di stanza alle isole Hawaii. Follia, incredulità, calcoli sbagliati? Nulla di tutto questo. Roosevelt voleva che tutto accadesse senza curarsi di danni e vittime. Effetti collaterali, come li chiameremmo oggi, necessari ad uno scopo irrinunciabile: l’entrata in guerra al fianco della Gran Bretagna e dell’Unione Sovietica. Insomma, la Casa Bianca lasciò deliberatamente che Tokyo attuasse indisturbata un atto di guerra nei suoi confronti per consentire al democratico ed anti-interventista (ma solo a fini elettorali) Roosevelt di entrare in guerra. (…)
(…) Come era possibile ovviare a questo problema di non poco conto? A fornire la risposta fu sempre il “Memorandum McCollum” (un documento simile a quello nel quale la Cia, 60 anni dopo, assicurava che l’Iraq di Saddam Hussein fosse in possesso di armi di distruzione di massa). Si doveva provocare il Giappone e costringerlo ad attaccare gli Stati Uniti e, per effetto del “Patto Tripartito” firmato tra Germania, Italia e Giappone il 27 settembre del 1940 a Berlino, Washington sarebbe automaticamente scesa in guerra al fianco del cugino britannico contro il “RoBerTo” (una sorta di “stati canaglia” dell’epoca). In fondo Londra era rimasta l’unico baluardo alla straripante potenza delle forze dell’Asse che ora, con l’alleato giapponese, potevano espandere le loro mire anche nel Pacifico. Washington non poteva dunque rimanere a guardare. McCollum, dimostratosi un accorto stratega oltre ad un ottimo agente di intelligence propose al Presidente otto linee di azione per provocare l’inevitabile risposta di Tokyo: 1 ) accordarsi con Londra per l’utilizzo della base navale di Singapore. 2 ) Accordarsi con l’Olanda, il cui governo era in esilio in Gran Bretagna, per l’utilizzo delle basi nelle Indie olandesi (Sumatra, Borneo, Giava etc…). 3 ) Incrementare gli aiuti al governo nazionalista cinese in guerra con il Giappone. 4 ) Inviare incrociatori pesanti a ridosso delle acque territoriali giapponesi. 5 ) Inviare sommergibili sempre nelle stesse acque di cui sopra. 6 ) Mantenere la flotta americana, all’epoca nel Pacifico, a Pearl Harbor. 7 ) Fare pressioni sull’Olanda affinché negasse le materie prime delle Indie Olandesi al Giappone, compreso il petrolio necessario per la guerra in Cina. 8 ) Imporre un embargo totale al Giappone, d’intesa con Londra, per strangolare l’economia del Sol Levante. Roosevelt decise di applicare alla lettera l’elenco di “pressioni-provocazioni” intraprendendo una serie di azioni che porteranno poi all’attacco di Pearl Harbor ed al conseguente ingresso nel conflitto mondiale. (…)