Si aggrava la situazione di Salvatore Parolisi, unico indagato per l’omicidio della moglie Melania Rea, trovata morta il 20 Aprile 2011 presso i boschi di Ripe di Civitella, in provincia di Teramo. L’uomo è detenuto nel carcere di Teramo dal 20 Luglio scorso. Oggi La Procura di Teramo ha depositato presso il tribunale la richiesta di giudizio immediato per Salvatore Parolisi. I pm Davide Rosati e Greta Aloisi con questa richiesta vorrebbero superare l’udienza preliminare. Questa procedura è possibile quando per gli inquirenti sussistono le prove evidenti di colpevolezza. Il gip deciderà entro 5 giorni se accogliere o no la richiesta. L’avvocato della famiglia Rea, fa sapere che sono soddisfatti di questa richiesta,” Siamo soddisfatti della decisione della Procura di Teramo che ha concluso le indagini mandando subito a processo Parolisi”, aggiunge: “Ciò equivale ad una richiesta di rinvio a giudizio e, se accolta, ad un rinvio a giudizio”. “In altre parole”, continua l’avvocato “ per la famiglia, si aggrava sempre di più la posizione di Parolisi e la sua responsabilità per l`omicidio della povera Melania e per il vilipendio del suo cadavere”. Il decreto di giudizio immediato permette all’imputato di richiedere il rito abbreviato, consentendogli uno sconto della pena. Per ora i difensori di Parolisi non hanno ricevuto nessuna notifica, quindi ancora non hanno deciso quale strategia difensiva attuare. Sulla richiesta fatta dalla procura commentano , “Questa decisione dimostra la debolezza e la paura di affrontare un giudice terzo”. Articolo di Fedora Di Gregorio.