“12 anni schiavo” miglior film ai BAFTA, sei premi per “Gravity”

12 anni schiavo di Steve McQueen, l’acclamato dramma sulla schiavitù dei neri nell’America di metà Ottocento, è stato eletto miglior film alla 67° edizione dei British Academy Award, i riconoscimenti assegnati questa sera dalla British Academy of Film and Television Arts. Già premiato con il Golden Globe e in lizza per nove premi Oscar, 12 anni schiavo ha ottenuto due BAFTA Award su dieci nomination: oltre alla statuetta per il miglior film, infatti, è arrivata anche quella per il miglior attore al suo protagonista, il bravissimo Chiwetel Ejiofor. Il premio per la miglior attrice è stato attribuito invece a Cate Blanchett per la sua interpretazione nel film di Woody Allen Blue Jasmine (per la diva australiana, si tratta del terzo BAFTA della sua carriera).

Ma a raccogliere il maggior numero di trofei, durante la cerimonia di premiazione, è stato il thriller Gravity di Alfonso Cuarón, che ha messo a segno sei BAFTA su undici nomination: miglior regista, miglior film britannico, miglior colonna sonora, miglior fotografia, migliori effetti speciali e miglior sonoro. L’altro titolo in prima fila di questa edizione, American hustle di David O. Russell, forte di dieci nomination, ha conquistato tre BAFTA Award: per la miglior attrice supporter a Jennifer Lawrence, per la miglior sceneggiatura originale a David O. Russell e per il miglior trucco. A sorpresa, il premio per il miglior attore supporter è stato attribuito all’esordiente Barkhad Abdi per Captain Phillips – Attacco in mare aperto di Paul Greengrass (nove nomination).

In attesa dell’Oscar, La grande bellezza continua a collezionare trofei: la pellicola di Paolo Sorrentino questa sera ha vinto anche il BAFTA come miglior film straniero, e appare ormai quasi imbattibile in vista della fatidica notte del 2 marzo. Philomena di Stephen Frears si è aggiudicato il BAFTA per la miglior sceneggiatura adattata; il trofeo per il miglior regista esordiente è andato a Kieran Evans per il film sentimentale Kelly+Victor, mentre quello per il miglior documentario allo sconvolgente The act of killing di Joshua Oppenheimer. Nelle categorie tecniche, invece, a parte l’asso pigliatutto Gravity, Il grande Gatsby di Baz Luhrmann ha ottenuto due BAFTA Award per la miglior scenografia e i migliori costumi, mentre Rush di Ron Howard è stato premiato per il miglior montaggio.

Frozen – Il regno di ghiaccio è stato eletto miglior film d’animazione, mentre il premio alla carriera di quest’anno ha rappresentato un’occasione per celebrare lo straordinario contributo al mondo della settima arte di una fra le massime interpreti del cinema britannico: Helen Mirren, già ricompensata in passato con quattro BAFTA Award, di cui tre per la serie televisiva Prime suspect e un trofeo come miglior attrice nel 2006 per l’interpretazione della Regina Elisabetta II in The Queen. Infine, il riconoscimento per l’attore emergente è stato assegnato dal pubblico all’undicenne Will Poulter (nel cast della commedia Come ti spaccio la famiglia).