Sebbene forse siamo ormai abituati alle insidie e ai diabolici piani tramati alle spalle di ignare vittime in contesti contemporanei, non esiste alcun dubbio che un antico castello – dove ogni angolo è un nascondiglio e l’ombra copre anche i pensieri più malvagi – sia lo scenario ideale per un delitto. E quante sono, in effetti, le vicende a tinte fosche che la storia ci ha tramandato. Molte, certo. Ma non tutte. L’intrigo di corte, nel bel mezzo di un banchetto in costume, è infatti l’ingrediente segreto per la più classica delle cene con delitto.
Quella che Sabato 12 aprile riporta al Castello di Gropparello – esempio di maniero guelfo perfettamente conservato immerso nel Parco Naturale delle Gole del Vezzeno sulle colline piacentine e affacciato su un orrido di grande interesse geologico e paesaggistico – “Dell’Invidia e delle Liti”, uno degli eventi più intriganti della primavera, che dalle stanze, dal panorama, dalle mura e dalla ricchissima storia che in esso aleggia traggono l’atmosfera perfetta per una immersione nelle atmosfere del giallo e del mistero.
Per l’occasione, il soggetto della vicenda al centro della quale si troveranno i commensali, chiamati a partecipare attivamente alla soluzione del caso ha come premessa il banchetto organizzato dal Conte. Fra gli invitati, madonna Amalasunta, la sorella del Conte, una giovane e frivola ereditiera di nome Elisabetta accompagnata dal tutore padre Anselmo, monaco decisamente poco ortodosso appartenente alla Santa Inquisizione, e infine l’alchimista Mastro Giovanni da Volterra. Durante la cena ecco scatenarsi contrasti, finché sentimenti malevoli non finiscono per produrre il fattaccio. Che cosa è successo? Chi ne è il colpevole? A sbrogliare la matassa saranno tutti i commensali. Il prezzo è di 59 euro a persona per gli adulti e 46 euro per i bambini fino ai 10 anni e comprende vestizione in costume, animazione a tema e banchetto. Prenotazione obbligatoria.
Per informazioni: Castello di Gropparello
Via Roma 84, 20025 – Gropparello (PC)
Tel. 0523.855814
e-mail: [email protected]
sito web: www.castellodigropparello.it