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“12 baci sulla bocca” al Teatro Nuovo

Da Uiallalla

12 baci sulla boccaLa periferia napoletana degli anni ‘70 fa da sfondo all’incontro-scontro tra Emilio, lavapiatti dai modi delicati e Massimo, fratello ripulito del proprietario di un ristorante. Massimo sta per sposarsi con l’unica donna che ha avuto nella vita. Emilio è giovane ed è ricchione (l’unico termine usato a Napoli per identificare un omosessuale): è la complessa e travolgente vicenda di 12 Baci sulla bocca, che approda mercoledì 24 aprile al Teatro Nuovo di Napoli.

Emilio riesce a scardinare l’omosessualità assopita malamente da Massimo. I loro incontri sono carezze sfuggenti e nascoste ad occhi che non capirebbero. Sono pericolosi, e i due ragazzi si nascondono, ma quel rapporto così controverso, rappresenta forse, l’unico momento di vero sentimento nella loro vita.

Ma gli occhi di Antonio, fratello di Massimo, sanno molto di più di quel fratello di quanto lui pensi. Il loro è un ambiente in cui non è permessa alcuna diversità, vigono leggi sociali e di branco che non permettono nulla al di fuori di una prassi consolidata. In quell’ambiente i problemi si risolvono in maniera spicciola, e uno come Massimo, non può certamente essere un ricchione di paese.

Gelardi porta in scena una storia d’amore: semplice ed emozionante. Poco importa se i protagonisti di questa storia sono due uomini, simbolo di una libertà che negli anni settanta era pura utopia, e oggi è finta democrazia. Una storia di omofobia sembra “eccessivamente” attuale: ambientata negli anni settanta, non per dare una risposta, ma per formare domande, perché solo guardando al passato, si possono capire le falle del nostro presente.

Un piccolo melodramma sudato, che ha l’eco della musica popolare degli anni settanta, che vive di squarci di luce, sul nero dei giorni e di quelle vite. Scritto da Mario Gelardi (drammaturgo conosciuto per aver portato in teatro Gomorra) e diretto da Giuseppe Miale Di Mauro è interpretato da Francesco Di Leva, Stefano Meglio e Andrea Vellotti.


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