6 novembre 2014 Lascia un commento
Delle dieci opere non mi sento di preferire la quinta alle altre ma cio’ valga come conferma della qualita’ musicale di un musicista che ha rappresentato il barocco al meglio e il cui nome puo’ ben figurare nel libri di storia accanto ai nomi piu’ alti. Si puo’ pensare a Vivaldi? Pensiamolo e non solo per la vicinanza di eta’ e territorio, entrambi veneziani ma in uno stile che oltre ad essere dettato dalla tecnica e dalla moda del tempo, rivela una sensibilita’ che va oltre lo Zeitgeist e di fatto appartiene solo ai grandi interpreti dell’epoca.
Ecco quindi come ascoltando i 12 concerti, Vivaldi salti eternamente all’orecchio e non e’ un demerito semmai la prova provata di una grandezza comune ai due musicisti.
Oltre un’ora e mezza di concerto, sempre eccitante nell’alternarsi degli adagio, allegro e presto, movimenti costruiti su tonalita’ quasi sempre diverse e dal carattere unico. Non posso che dire bene dei concertisti e della direzione, qualche problema di acustica ha penalizzato l’organo e il clavicembalo ma cio’ non si puo’ imputare all’organico ma nella sostanza nulla cambia per approfondire la conoscenza del grande compositore perche’ s’intende che se questo concerto non ha repliche, la musica di Albinoni resta per essere ascoltata ed amata.
Scheda dell’evento
Sito Grandezze & Meraviglie