Fioccano le manifestazioni anti-Berlusconi anche ad Alessandria: ben due le mobilitazioni di piazza in programma per questo fine settimana, come nel resto del Paese, organizzate dagli oppositori del premier. A partire da quella di sabato 12 febbraio voluta dal Partito Democratico: in piazzetta della Lega gli alessandrini troveranno infatti un gazebo gestito dalla sezione locale del PD per raccogliere gli ormai famosi 10 milioni di firme per chiedere le dimissioni al premier. “Ogni cittadino può giudicare da sé i comportamenti del Presidente del Consiglio; alla magistratura invece compete l’accertamento delle responsabilità penali delle persone coinvolte”, ha dichiarato il coordinatore cittadino PD, Ludovico Como. “Noi democratici, come maggior partito di opposizione non possiamo transigere su almeno due risvolti di questa vicenda: il primo riguarda la salvaguardia della dignità delle cariche istituzionali, che dipende anche dai comportamenti di coloro che ne assumono la responsabilità pro-tempore. Il secondo, che definirei di civiltà, riguarda la grave lesione dell’immagine e del ruolo sociale delle nostre concittadine. Questo modo di vedere le donne non ci appartiene e non corrisponde all’immagine più vera delle donne italiane: lavoratrici, madri, nonne, studentesse che ogni giorno si impegnano per il presente e il futuro di questo paese nelle proprie famiglie e nei luoghi di studio e di lavoro, non di rado senza vedersene riconosciuto il merito”.
Non a caso, il tema della dignità delle donne prenderà forma il giorno seguente, domenica 13 febbraio, con un’altra manifestazione nazionale in rosa: l’iniziativa “Se non ora quando?” sarà presente anche ad Alessandria e cercherà di portare in piazza tutte le donne che- a seguito del caso Ruby- hanno trovato offensivi i comportamenti e le parole del Cavaliere. Parola d’ordine per entrambe le mobilitazioni, ovviamente, è “Dimissioni”.
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