Non è il quasi-capolavoro che molti critici, italiani e anglofoni, hanno ciecamente esaltato. Ma un film assai astuto e avvincente sì. Ho già scritto cosa penso di Gone Girl di David Fincher (continuo a preferire il titolo originale a quello italiano L’amore bugiardo, inesorabilmente cheap). Aggiungo solo che gli autori abilmente ri-usano e ri-manipolano parecchi spunti e materiali narrativi disseminati in molti titoli, più o meno famosi, più o meno classici, della storia del cinema. Tutti focalizzati su tortuosi e ambigui rapporti di coppia, con torbidi giochi delle parti. Ecco una lista parziale. In ognuno c’è qualcosa che anticipa Gone Girl, anche se è meglio non dire cosa (sento già urlare gli obsédé dello spoiler).
‘Il sospetto’ di Alfred Hitchcock
‘L’homme q’on aimait trop’ di André Téchiné
1) Il sospetto di Alfred Hitchcock, 1941.
Una ricca aristocratica sposa un bello ma povero di pessima fama. Comincerà a sospettare che lui la voglia ammazzare per intascare l’assicurazione. Con Joan Fontaine e Cary Grant.
2) Angoscia di George Cukor, 1944.
Dopo la morte per strangolamento della zia, Paula conosce un pianista e se lo sposa andando a vivere con lui (ma no, non si fa!) proprio nella casa dell’uccisa. E qui cominciano strani fenomeni. Allucinazioni di Paula che sta perdendo il senno? O c’è un piano diabolico orchestrato ai suoi danni? Con Ingrid Bergman e Charle Boyer.
3) So che mi ucciderai di David Miller, 1952.
L’ereditiera, nonché autrice teatrale di successo, Myra sposa un attore parecchio più giovane di lei. Per caso scoprirà che ha un’amante, e che i due la vogliono ammazzare. Protagonista una grandissima Joan Crawford. Il marito giovane è Jack Palance.
4) Colpevole d’innocenza (Double Jeopardy) di Bruce Beresford, 1999.
Libby e il marito Nick parono per un giro in mare con la loro barca a vela. Lei si assopisce. Quando si risveglia Nick è scomparso, sulla barca ci sono tracce di sangue e un coltello. I sospetti convergono ovviamente su di lei. Con Ashley Judd e Tommy Lee Jones.
5) I diabolici di Henri-Georges Clouzot, 1955.
Classicissimo noir francese, con una moglie e una amante che si alleano per far fuori l’uomo che entrambe detestano. Il piano è di affogarlo. Ma il delitto è solo il primo step di un intrigo davvero demoniaco. Con Simone Signoret, Véra Clouzot e Paul Meurisse.
6) Delitto perfetto di Alfred Hitchcock, 1954.
Il luciferino Tony Wendice ingaggia un killer perché strangoli la moglie e lui possa ereditare, insospettato, tutti i beni di lei. Ma la signora si difende, si salva, uccide chi doveva ucciderla. E allora il marito apparecchierà i dettagli sulla scena dell’incidente in modo che lei venga incolpata di omicidio premeditato.
7) Omicidio a luci rosse di Brian De Palma, 1984.
Meraviglioso omaggio di De Palma al maestro Hitchcock e ai suoi La donna che visse due volte (vedi #8) e La finestra sul cortile. Un attore senza alloggio si sistema, grazie all’intervento di un collega, in un appartamento con vista su curvacea signora con la mania di spogliarsi alla finestra. Chiaro che il nostro comincerà a spiarla col binocolo. Finché lei verrà ammazzata. Qui il motivo da tenere d’occhio è l’uso e la manipolazione del testimone-voyeur, di chi assiste a un delitto.
8) La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock, 1958.
Il più bel film di tutti i tempi secondo il sondaggio condotto dal magazine britannico Siught & Sound contiene parecchi elementi anticipatori di Gone Girl. Una bellissima suicida. Una ragazza che molto le assomiglia. Un uomo perdutamente innamorato. Un gioco di maschere e inganni che solo alla fine svelerà la propria verità allo spettatore.
9) The vanishing – Scomparsa di George Sluizer, 1993.
Remake di un film olandese. Con uno scrittore di nome Jeff che non riesce a riaversi dalla scomparsa misteriosa della moglie Diane, al punto da dedicarsi per anni alla sua ossessiva ricerca. Ma la storia man mano rivelerà inaspettati doppi e tripli fondi.
10) Vertigine (Laura) di Otto Preminger, 1944.
Storia di dubbi, ombre, fantasmi, revenants, allucinazioni, diretta dal mitteleuropeo emigrato a Hollywood Otto Preminger. Il detective Mike McPherson incaricato di indagare sull’omicidio di un’affermata pubblicitaria di nome Laura Hunt comincia a esserne ossessionato. Una notte la vedrà riapparire. Con una delle donne più belle e davvero conturbanti della storia del cinema, Gene Tierney.
11) Non dirlo a nessuno di Guillaume Canet, 2006.
Dal bestseller di Harlan Coben, un noir francese di gran successo in patria. Alexandre e la moglie Margot raggiungono una casa sul lago dove vogliono festeggiare il loro anniversario. Ma dopo essersi tuffata per un bagno Margot scompare e il marito, che l’ha sentita gridare aiuto, viene aggredito e tramortito. Molti anni dopo attraverso una misteriosa email Alexandre viene a sapere che Margot forse è viva.
12) L’homme q’on aimait trop (In the name of my daughter) di André Téchiné, 2014.
Prresentato fuori concorso a Cannes 2014, L’uomo che era troppo amato ricostruisce un caso di cronaca nera che ancora appassiona e divide la Francia tra colpevolisti e innocentisti: la scomparsa nel nulla dell’ereditiera Agnès de la Roux e il sospetto che ad ammazzarla sia stato l’amante avvocato. Massima sua accusatrice: Hélène de la Roux, madre di Agnès, gran signora della Costa Azzurra, proprietaria di un leggendario casinò di Nizza. Lui si difenderà sostenendo che Agnès ha fatto perdere volontariamente le sue tracce. Un film mai arrivato in Italia. Da recuperare, se potete.
(la lista è aperta)