Magazine Cultura
Un gruppo che ha fatto storia, che è diventato nel bene e nel male simbolo di uno stile di vita, che ha coniugato musica e letteratura d'avanguardia.
Hanno seguito e anticipato i gusti e le mode del momento: negli anni '60 protagonisti di quel rock psicadelico che vedeva nel consumo di droghe il modo di ribellarsi alla società e dopo, negli anni '70, cambiare completamente per passare al country rock.
Furono un grande fenomeno mediatico, erano sempre accompagnati da centinaia di fans, chiamati deadhead, che li seguivano in tutti i concerti, vivendo di fatto come nomadi.
Nascono nel 1965 in pieno movimento hippie, un movimento che spingeva migliaia di giovani alla ribellione, purtroppo spesso interpretata come una vita senza regole dedita al consumo di alcool e droghe.
La band si trasferisce a San Francisco, città che grazie ad artisti come i Jefferson Airplane e Carlos Santana era diventata il centro della controcultura hippie.
Diventano presto il gruppo di punta, forti non solo del loro carisma ma anche e soprattutto del loro straordinario livello tecnico.
Il gruppo era formato da Jerry Garcia chitarra solista e Bob Weir chitarra ritmica, provenienti dal folk, Phil Lesh basso che veniva dal classico, Ron McKernan tastiere dal blues e il batterista Bill Kreutzmann dal jazz.
Alla fine del 1967 entrò nel gruppo il batterista e percussionista Mickey Hart che con il suo look eccentrico e la sua fantasia rivoluzionò la base ritmica, e poco dopo il pianista Tom Costanten, che introdusse la sperimentazione con i sintetizzatori.
Robert Hunter, scrittore e poeta, che anni prima aveva spronato i futuri membri dei Dead a partecipare agli acid test (gli incontri dove si suonava e si assumeva LSD, senza capirne però la pericolosità), iniziò a collaborare attivamente con la band.
Il sodalizio Garcia-Hunter produsse il suo primo capolavoro, la celeberrima Dark Star.
Nel 1969 viene pubblicato il miglior lavoro in studio dei primi Dead, Aoxomoxoa, con testi di Robert Hunter.
Con Aoxomoxoa i Dead rinunciano a riprodurre in studio l'atmosfera live e incidono brani che poi sarebbero diventati classici del repertorio del gruppo, come Saint Stephen, China Cat Sunflower e What's Become of the Baby.
Alla fine degli anni 60 finiva il movimento hippie, il consumo di droghe iniziava ad uccidere e il rock psichedelico aveva perso il suo pubblico.
Nel 1969 i Grateful Dead incisero Live/Dead un album doppio live che segna la fine di un'era e allo stesso tempo rappresenta il lavoro più bello pubblicato dal gruppo.
L'album contiene anche una versione leggendaria di Dark Star, che dai 3 minuti del singolo diventa un fiume musicale di 23 minuti.
Dopo Live/Dead il gruppo cambia decisamente rotta, l’incontro con artisti come Crosby, Stlls e Nash fa nascere nel 1970 Workingman's Dead che segna il loro passaggio al genere country folk.
Nello stesso anno, a novembre, esce American Beauty, l'apice del loro periodo post-psicadelico.
Nel 1971 esce Hart, ma nel 1973 muore Pigpen a soli 27 anni per tumore al fegato dovuto all'abuso di alcool e droga.
La band si scioglie e si riforma.
Seguono alcuni album poco significativi e nel 1987 esce In the Dark con il singolo Touch of Gray che ottiene un buon successo.
Nel 1990 muore per overdose il tastierista Brent Mydland e nel 1995 per lo stesso motivo il leader Jerry Garcia (nella foto).
Il gruppo si scioglie definitivamente.
James Taylor
Nasce nel 1948.
Nel 1960 inizia a suonare la chitarra ispirandosi allo stile di Woody Guthrie.
Ha sempre avuto problemi con la droga,nel 1997 incide Jump Up Behind Me, un omaggio al padre che anni prima era riuscito a salvarlo da una overdose.
Nel 1968 registra a Londra James Taylor, suo primo album, per la Apple, casa discografica dei Beatles
Al disco collaborarono anche Paul McCartney e Geortge Harrison e questo ultimo utilizzò il titolo di una canzone di Taylor Something in The Way She Moves per comporre la celeberrima Something.
Nel 1970 con l'uscita di Sweet Baby James raggiunge l'attenzione del grande pubblico, particolarmente con il brano Fire and Rain, il successo facilita la riscoperta dell'album precedente e del brano Carolina in My Mind.
All'inizio degli anni '80 la carriera di Taylor sembrò in pericolo per colpa della sua tossicodipendenza, del calo di popolarità delle sue canzoni e delle pressioni da parte del music business.
Taylor dichiarò ripetutamente che si sarebbe ritirato nel 1985, dopo l'ultimo concerto già concordato con la produzione.
Il successo travolgente della serata però lo convince a riprendere in mano la sua vita e la sua carriera.
E’ ancora attivo.
John Denver
Henry John Deutschendorf Jr. nasce nel 1943.
Cantautore, è stato tra i più noti artisti degli anni '70, brani come Take Me Home, Country Roads, Leaving, On A Jet Plane, Thank God I'm A Country Boy, Annie's song e soprattutto Rocky Mountain High sono popolari in tutto il mondo.
Incide il suo primo album nel 1969 Rhymes and Reason, senza grande successo ma con un brano Leaving On a Jet Plane che diviene una hit due anni dopo con il gruppo Peter Paul and Mary.
Nel 70 esce con Whose Garden Was This e Take Me To Tomorrow.
Il successo mondiale arriva l'anno dopo con Poems Prayers and Promises che contiene il suo brano più famoso Take Me Home Country Road.
Nel 72 incide Rocky Mountain High.
Uomo eclettico, dall’immagine positiva, politicamente appoggiò Jimmy Carter e poi Nixon, grande ecologista, portò avanti diverse campagne ambientaliste e fondò associazioni di volontariato.
Multipremiato, ha seguitato ad incidere fino alla fine e sempre con grande favore da parte del pubblico, senza riuscire però a ripetere i successi mondiali dei primi lavori.
Nonostante fosse un esperto pilota nel 1997 precipita mentre era ai comandi del suo aereo in un incidente mai chiarito.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
“Sense8″, serie Tv diretta da Lana e Andy Wachowski: l’umanissima mente alveare
Sense8 – serie TV uscita a inizio giugno per la Netflix diretta da Lana e Andy Wachowski– non si fa mancare nulla. Azione (dalle risse di strada al tripudio... Leggere il seguito
Da Alessiamocci
CULTURA -
Skepto Film Festival: intervista a Matt Willis-Jones
Sebbene l’incontro sia avvenuto a metà aprile, nella cornice vivace e spigliata dello Skepto Film Festival, il tempo trascorso non ci ha fatto desistere da un... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Avere vent’anni: giugno 1995
DARKTHRONE – Panzerfaust Manolo Manco: A fare di quest’album un capolavoro bastano il riferimento bellico del titolo e il cupo artwork ritraente in controluce u... Leggere il seguito
Da Cicciorusso
CULTURA, MUSICA -
Segnali di fumo: Draghi e fine del mondo
Altro trittico di segnalazioni libresche. L’obiettivo è il medesimo dello scorso anno, in questa stessa stagione: indicarvi un po’ di buone letture da gustarvi... Leggere il seguito
Da Mcnab75
CULTURA, LIBRI -
Chi ricatta chi?
La diciottesima edizione del Lucca Summer Festival sta per cominciare, però pochi giorni fa la città che, volente o nolente, lo ospita si è animata in seguito... Leggere il seguito
Da Marvigar4
CULTURA -
Il Federale: un grande Tognazzi per una commedia che aiuta a riflettere.
Il federale è un film del 1961 diretto da Luciano Salce con protagonista Ugo Tognazzi. Arcovazzi, fascista della milizia, deve arrestare un noto filosofo da... Leggere il seguito
Da Rstp
CULTURA, LIBRI