Restando in tema di Mondiali, proprio alla vigilia della finale, festeggiamo “El pibe de Bari” – Antonio Cassano – nato sotto il Segno del Calcio il 12 Luglio, il giorno dopo la vittoria dell’Italia ai Mondiali dell’82.
Un destino segnato, quindi, quello di Cassano, cresciuto a Bari Vecchia giocando a calcio per strada, tra le bancarelle, fino all’esordio ufficiale nel Bari e al suo primo goal in Serie A contro la mia Inter.
Corre l’anno 1999 e il genio (e sregolatezza) dell’attaccante dai piedi magici inizia a far parlare di sé nel mondo del calcio e non solo: tanto giocatore eccezionale quanto testa calda, impulsivo e irriverente e per questo a tratti escluso dalla Nazionale Italiana.
Uomo del Sud, amante focoso – sua la dichiarazione di essersi “accompagnato” a circa 700 donne – da qualche anno ha appeso al chiodo l’Arte della Seduzione, godendosi le gioie della vita coniugale con la moglie Carolina Marcialis, pallanuotista conosciuta quando giocava nella Sampdoria.
Tra le caratteristiche tipiche del Cancro targato 12 Luglio, spicca nella personalità di Cassano l’ostinazione, positivamente canalizzata nella voglia di emergere nel mondo del calcio e negativamente manifestata nell’incaponirsi in ribelli prese di posizione: lui è così, o si ama o si odia.
Personalmente ha sempre suscitato in me una spontanea simpatia, epidermica, e per questo gli auguriamo di cuore “Buon Compleanno”.
ANTONIO CASSANO E’ NATO A BARI IL 12 LUGLIO 1982 SOTTO L’OSTINATO SEGNO DEL CANCRO