12 milioni di francesi per l’intervista a reti unificate di Sarkozy sulla crisi dell’Eurozona

All’indomani del vertice di Bruxelles, il Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy ha rilasciato un’intervista in prima serata (in onda dalle 20,15 alle 21,30) a reti unificate sui principali canali televisivi France 2 e TF1, dedicata alla crisi del debito nell’Eurozona e intitolata appunto Face à la crise. Sarkozy ha risposto in diretta dall’Eliseo alle domande dei giornalisti, scelti da lui, Jean-Pierre Pernaut per TF1 e di Yves Calvi per France 2. Prima di questa apparizione, Sarkozy era stato già intervistato una dozzina di volte in tv, con formati spesso diversi.

L’intervista è stata seguita complessivamente da 11 milioni 981 mila telespettatori, pari al 43,8% di share. In particolare, 6.970.000 francesi (25,5%) hanno seguito il Presidente su TF1 contro i 5.011.000 telespettatori (18,3%) sulla rete pubblica France 2. Sarkozy ha fatto ai francesi un resoconto di una crisi ad alta intensità che avrebbe potuto schiacciare le economie della zona euro, insistendo sull’importanza dell’asse franco-tedesco. “Se la Francia e la Germania non avessero fatto fronte, l’Europa non avrebbe resistito”. Inoltre, in merito all’accordo raggiunto a Bruxelles, ha affermato che ”Se non avessimo raggiunto l’accordo ieri sera non solamente per l’Europa sarebbe stata una catastrofe, ma per il mondo intero”. Infatti per il Presidente francese fu ”un errore” ammettere la Grecia nella zona euro dieci anni fa.

Infine, in riferimento ad una sua eventuale ricandidatura alle prossime elezioni presidenziali, Sarkozy svelerà la sua scelta tra gennaio e febbraio.