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120 Fleet Street

Creato il 24 settembre 2012 da Se4 @londonse4

120fleetstreetDa vent’anni, London Open House è un appuntamento da non mancare, se si vogliono scoprire i tesori nascosti della città. Il festival, nello spazio di un weekend, offre l’opportunità di sbirciare dietro le porte di luoghi speciali, di cui spesso si ignora l’esistenza: case private o altri edifici non accessibili al pubblico, come uffici governativi, sedi istituzionali o altri siti di interesse storico o architettonico. Cosi, ieri, nonostante la pioggia battente, la scelta è caduta sulla ex sede del Daily Express, in quella Fleet street, che un tempo fu il regno del giornalismo britannico e, fino agli anni ottanta, sede delle maggiori testate nazionali.  Il palazzo in questione, al numero 120, si distingue già all’esterno per le linee art deco e l’utilizzo di cemento, vetriolite scura e acciaio. Progettato da Sir Owen Williams e descritto come il più moderno edificio della Gran Bretagna, il quartier generale del Daily Express fu completato nel 1932. La lobby, in avveniristico stile hollywoodiano, rutilante di oro, argento, marmi e travertino, fu disegnata da Robert Atkinson. Questo spazio, è oggi inaccessibile, non solo al pubblico, ma anche agli impiegati della Goldman Sachs (proprietaria dell’edificio), che difatti entrano da un ingresso secondario. La hall scintillante, comprende un pavimento a onde blu e verdi, ed è decorata sui lati da due rilievi, in ​​gesso dorato e argentato, disegnati da Eric Aumonier, che rappresentano la Gran Bretagna e l’impero. Il soffitto stellare si conclude in bel lampadario, mentre l’ingresso, corredato da corrimano a forma di serpente, conduce agli ascensori e ad una scala ovale. Uno degli esempi più importanti di architettura art-deco a Londra, la lobby è registrata come edificio di interesse artistico o storico di secondo grado.

 



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