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12/02/2016 - Ambiente: dall’ENEA un sistema operativo per combattere lo smog

Creato il 12 febbraio 2016 da Orizzontenergia

Fra gli strumenti per combattere lo smog, l’ENEA mette a disposizione delle amministrazioni pubbliche mappe orarie di concentrazione degli inquinanti atmosferici per valutare l’efficacia e i costi delle misure anti-inquinamento. A Roma anche il suolo è fortemente contaminato: focus del progetto Urbesoil

L’assenza di precipitazioni di questi ultimi mesi ha determinato il superamento dei livelli di sicurezza della concentrazione nell’aria di elementi inquinanti, tra cui polveri sottili, metalli pesantimetalli pesanti
Metalli come il piombo, il cadmio e il mercurio che hanno elevata massa atomica e densità superiore ai 5 g/cm3. Alcuni metalli pesanti (per esempio il rame, lo zinco e il selenio), se presenti in tracce, sono fondamentali per mantenere un equilibrato metabolismo nel corpo umano, poichè, invece, ad elevate concentrazioni, possono creare problemi di avvelenamento. Essi infatti tendono ad accumularsi più velocemente di quanto sono espulsi (bioaccumulazione).
e ozono. Per affrontare questa emergenza, l’ENEA mette in campoMINNI, un sistema modellistico realizzato per il Ministero dell’Ambiente che simula il comportamento degli inquinanti  nell’atmosferaatmosfera
Involucro di gas e vapori che circonda la Terra, costituito prevalentemente da ossigeno e da azoto, che svolge un ruolo fondamentale per la vita delle specie, perché fa da schermo alle radiazioni ultraviolette provenienti dal Sole. Essa si estende per oltre 1000 km al di sopra della superficie terrestre ed è suddivisa in diversi strati: troposfera (fino a 15-20 chilometri), stratosfera (fino a 50-60 chilometri), ionosfera (fino a 800 chilometri) ed esosfera.
per creare mappe orarie di concentrazione degli inquinanti, in particolare delle famigerate polveri sottili
.
Si tratta di uno strumento operativo a disposizione delle amministrazioni pubbliche per valutare efficacia e costi sia di misure a contrasto delle emergenze smog che di interventi anti-inquinamento strutturali a lungo termine.

Progetto MINNI
“MINNI è uno strumento potente – sottolinea Gabriele Zanini, responsabile della Divisione ENEA Modelli e tecnologie per la riduzione degli impatti antropici e dei rischi naturali – Ci dice qual è la natura del fenomeno dell’inquinamento atmosferico, quando e perché si verifica. Indica inoltre l’impatto degli interventi, come ad esempio gli investimenti per ridurre le emissioni di ammoniaca in agricoltura, a beneficio anche dell’abbattimento del particolatoparticolato
Insieme delle sostanze sospese in aria, composto da tutte quelle particelle solide e liquide che si disperdono in atmosfera a causa di fattori naturali (pollini, erosione di rocce, polvere cosmica, ecc..) e di fattori antropici (traffico urbano, emissioni da riscaldamento domestico, fumo di tabacco, centrali termoelettriche, ecc..).
atmosferico nella Pianura Padana”.

Il sistema anti-smog messo a punto da ENEA evidenzia anche l’importanza di introdurre “stufe di nuova generazione e filtri antiparticolato per l’utilizzo di legna nel riscaldamento domestico e di  efficientare il nostro patrimonio edilizio per consumare meno combustibili fossili. Per il settore trasporti – aggiunge Zanini – è sicuramente importante l’introduzione di autobus meno inquinanti, ma occorre soprattutto ridurre le auto in circolazione e portare dalla gomma al ferro sia il trasporto delle merci che delle persone”.

Ambiente: dall’ENEA un sistema operativo per combattere lo smog

Ma oltre che nell’aria, la concentrazione di microinquinanti risulta in aumento anche al suolo. È quanto rivela uno studio sull’inquinamento urbano condotto dall’ENEA in collaborazione con l’Università di Novi Sad (Serbia). Si tratta del Progetto Urbesoil che ha evidenziato un aumento delle particelle rilasciate dalle emissioni dei veicoli nei suoli di Roma, a 20 anni dall’introduzione delle marmitte catalitiche. Se da un lato questi dispositivi si sono dimostrati efficaci nell’eliminare il piombo dalle emissioni, dall’altro si è registrato un incremento costante di “nuovi” microinquinanti, in particolare di “terre rare”, di cui è solitamente composto il rivestimento delle marmitte, e di metalli pesanti come il platino e il palladio, utilizzati nei catalizzatoricatalizzatori
Sostanze che intervengono durante le reazioni chimiche per favorire la selettività verso un prodotto piuttosto che un altro oppure per velocizzare i tempi. I catalizzatori prendono parte alle reazioni e si ritrovano poi inalterati alla fine del processo, anche se nel corso del tempo diminuiscono la loro efficienza.
per accelerare le reazioni chimiche.


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