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I fenomeni su internet si accendono e si spengono a una velocità tale che non stupirebbe se, proprio in questo istante, chatroulette.com, il sito di cui tutti parlano, sia già in via di ridimensionamento.
Se il principio di Chatroulette si basa su di un gioioso condensato di elementi che da sempre caratterizzano internet (anonimato, delocalizzazione, cinismo ed esibizionismo) e su di un’ennesima declinazione del web 2.0, parallelamente esso si avvale furbescamente dell’immagine e della possibilità di fare (e farsi fare) zapping, ovvero passare all’utilizzatore successivo.
A parte l’eccitazione dei primi colpi il sito lascia rapidamente l’amaro in bocca ; se è pur sempre divertente scambiarsi considerazioni esistenziali sulla vita con degli sconosciuti che non s’incontreranno mai nella vita, è pur vero che il sito indirizza nella quasi totalità verso persone che installate davanti un PC, mostrano il viso deformato dalla webcam.
Come uno specchio da luna park, Chatroulette ci fa immediatamente realizzare quanto siamo stupidi dietro il proprio schermo e soprattutto quanto siamo veramente soli.
VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran
:-/ Green Zone di Paul Grengrass
:-) J’ai tué ma mère di Xavier Dolan
Sur petit écran
:-/ The Men Who Stare at Goats di Grant Heslov
:-) Berlin Alexanderplatz di Rainer Werner Fassbinder
Rai per una notte
Expos de la semaine
Roy Lichtenstein – Meditations on Art
Green Life : costruire città sostenibili