Magazine Viaggi
Questa volta,cercando l'avventura,il classico passo è stato fatto più lungo della fatidica gamba.
Solita sveglia presto seguita da lauto briefing,e partenza,destinazione località ponte verde in provincia di Vicenza,da qui,dopo un altro piccolo briefing con i nostri compagni d'avventura,ci portiamo in macchina all'inizio della "strada della 1° armata" o "delle gallerie",praticamente la strada è stata costruita nel 1917 per consentire,in qualsiasi stagione e con qualsiasi condizione meteorologica,i rifornimenti alla sommità del monte Pasubio al riparo dalla vista e dall'offensiva del nemico.La lunghezza complessiva del tracciato è di 6300 metri, di cui 2300 in 52 gallerie,la larghezza della mulattiera varia da 2,20 a 2,50 metri,Il dislivello da coprire va dai 1200 metri circa della partenza ai 1929 metri del rifugio Papa che si trova sulla cima.
Il percorso parte abbastanza soft,i nostri compagni di salita sono giovani famiglie e gruppi numerosi,tutti in pantaloncini e scarpe da ginnastica,ogni tanto passa anche qualcuno con bastoncini da nordic-walking.La nostra attrezzatura consiste in scarponi da montagna,torce e zaino pronto a tutto,dal freddo alla pioggia non tralasciando le emergenza sanitarie,cosa che si rivelerà fondamentale.
Ben presto la salita si fa tosta,all'interno della gallerie,logicamente, la luce è solo quella delle pile,inoltre le gallerie non sono sempre lineari e in piano,a volte fanno dei tornanti e il pavimento è scosceso e impervio.
Queste difficoltà fanno si che intorno alla galleria numero 20 la selezione naturale mieta le prime vittime:allegre famigliole e numerosi gruppi non se ne vedevano più.Arrivati alla 32° galleria la selezione naturale raggiunge l'apice:sopravvivono solo i trekker più duri,tra cui noi,il nostro gruppo conta 1 cane stanco morto e 1 ancora in forze,3 trekker stanchi e 1 trekker contuso...ho tentato di fare amicizia con un sasso...il sasso non ha apprezzato le mie avances...in parole povere sono scivolato,con conseguente utilizzo della parte sanitaria dell'attrezzatura, e qui il ringraziamento per il supporto ricevuto è d'obbligo nei confronti di tutti i miei compagni d'avventura.
Nonostante tutto the show must go on,inoltre l'unico modo per scendere era arrivare al rifugio,arrendersi prima,dopo la caduta,per il mio orgoglio è impensabile!Dopo una pausa tecnica,pranzo,si riparte con forze nuove e ringalluzzita determinazione.Finalmente arriviamo alla galleria 52!...Qui,l'urlo "Adrianaaaa!" è d'obbligo...oltrepassato l'ultimo ostacolo arriviamo al rifugio,dove approfittiamo dell'ottima cucina per ristorarci con un meritatissimo pranzo.
La discesa si rivela una passeggiata,vorrei vedere,per tornare a valle scendiamo dalla strada sterrata che viene utilizzata per portare i rifornimenti al rifugio.
Bilancio della giornata:2 cani stanchi,4 trekker soddisfatti,la passeggiata è molto suggestiva,inoltre porta veramente in cima al mondo,certamente è da affrontare con un minimo di preparazione,che non sia la prima uscita stagionale,e con un'attrezzatura adeguata,sistemati questi minimi requisiti è uno spettacolo di camminata!!
Potrebbero interessarti anche :