Non succede nient’altro, ma Boyle è riuscito a farne un film inserendo flashback sul passato del protagonista, sogni, allucinazioni e deliri (vedasi il talk show improvvisato con domande e risposte).
Fotografia e montaggio strepitosi, un protagonista eccezionale e un’ottima sceneggiatura fanno di 127 hours uno dei migliori film di Boyle e sicuramente un ulteriore passo avanti per un regista che ama rischiare e al successo clamoroso del precedente e buonista e The Millionare, Premio Oscar nel 2009, risponde con un film opposto, per nulla adatto al grande pubblico che lo troverà noioso, angosciante e troppo splatter (del resto la scena dell'amputazione è centrale).Adrenalinico e divertente all’inizio, si fa poi serio, angosciante, lento, mischiando commedia, dramma, action e perché no, giallo. In fondo, passati i primi magnifici 20 minuti, allo spettatore ronza in testa una sola domanda: riuscirà o no a sopravvivere?Ma il merito maggiore di Boyle è quello di aver trasformato in un film d'azione, dinamico, la storia di un uomo immobilizzato per 127 ore...
Tra le sei nomination all’Oscar ne manca una, fondamentale, quella per l’eccezionale fotografia.
Dopo Black Swan, un altro film carico di una tensione a tratti insostenibile. Un grande film, ma si astengano quelli facilmente impressionabili...
VOTO: 8
In programmazione in 125 sale (già che c'erano potevano fare 127)..Incasso USA: 17 milioni $Incasso italiano: 330.000 euro
Sopra, James Franco. A lato la copertina dell'autobiografia di Ralston da cui è stato tratto il film.