12x2012
Dodicesimo appuntamento con 12x2012, la mia carrellata su quelli che potrebbero essere i dodici fumetti più significativi (o che almeno promettono di esserlo) del 2012. Dopo essermi soffermato sulle proposte selezionate dal sito statunitense www.newsarama.com, che mi ha permesso di lanciare uno sguardo sul futuro immediato del fumetto d'oltreoceano, ho spostato la mia attenzione qui in Italia, provvedendo personalmente a selezionare un paio di novità. Dopo avervi parlato di Long Wei, la nuova serie di Cajelli e Genovese in lavorazione per l'Aurea Editoriale, sposto la mia attenzione su un'altra serie regolare attualmente in fase di lavorazione negli uffici della Sergio Bonelli Editore. La mia scelta, con tutta probabilità, susciterà un po' di scetticismo, proprio per questo motivo mi sembra doveroso spendere due parole per motivarla.Raccogliere indiscrezioni su quello che l'anno in corso ci riserverà a livello di produzioni italiane è impresa davvero ardua. Tutte le case editrici parlano dei propri progetti solo in prossimità della loro pubblicazione e gli autori, per scaramanzia o per vincoli contrattuali, tacciono. Ciò nonostante basta drizzare le antenne per raccogliere indiscrezioni e anticipazioni. Il 2012 promette di essere un anno cruciale alla Sergio Bonelli Editore; la casa editrice milanese è rimasta orfana del suo Papà proprio mentre si apprestava a lanciare due collane che, pur in maniera molto differente l'una dall'altra, si propongono di "rivoluzionare" l'immobile mercato italiano ("rivoluzionare" l'ho scritto tra virgolette, perché il nostro mercato è talmente conservatore e immobile che basta una piccola novità - magari nulla che non si sia visto quindici o venti anni fa in un altro paese - per far gridare al miracolo). Con Le Storie assisteremo al varo di una collana di volumi unici realizzati da alcuni degli autori più bravi della Bonelli, gente del calibro di Recchioni (al lavoro su tre volumi, di cui uno dovrebbe essere un seguito in senso lato di Mater Morbi), Luigi Simeoni (al lavoro sul prequel de Gli occhi e il buio), Diego Cajelli, Andrea Accardi sono al lavoro su una collana che per formula editoriale ricorda la gloriosa Un uomo un'avventura (anche se il formato dovrebbe essere quello classico bonelliano). Sapranno questi autori riuscire a condensare qualità e quantità (si tratta comunque di albi da 160 pagine)? Di certo non chiedo i picchi artistici raggiunti dalla collana che sembra ispirare Le Storie, ma almeno spero si possa vedere un po' di sperimentazione grafica ma soprattutto narrativa (di cui ha urgente bisogno tutto il parco testate della Bonelli).
La mia scelta ricade però su un'altra serie in produzione negli uffici di via Buonarroti. Le motivazioni che mi hanno indotto a sceglierla è che si tratta del ritorno a una serie illimitata (destinata a durare nel tempo, ammesso che il mercato non la accolga in maniera sfavorevole... ma incrocio le dita) dopo anni di miniserie (o in alcuni casi di serie interotte... cioè serie concepite per durare poco ma che, a dire il vero, non avevano la struttura e l'impianto narrativo delle miniserie) e progetti a termine. L'importanza, a mio parere, di tornare a serie regolari consiste nel fatto che solo con queste si può cercare di catturare (e legare alla casa editrice) le nuove generazioni di lettori, destinati, dunque, a rinnovare mensilmente e ad infinitum il loro appunatmento con il proprio eroe preferito e con l'edicola. Significa, inoltre, che con tutta probabilità si è riconosciuta nella proposta dell'autore la qualità e la forza per durare a lungo e imporsi all'attenzione dei lettori. E scusatemi se è poco. Parlo dunque di....
S A G U A R O D I B R U N O E N N A
Ve ne avevo già parlato QUI e purtroppo non ho nulla in più da aggiungere. Creata da Bruno Enna e Alessandro Poli (creatore grafico) Saguaro sarà un western moderno ambientato durante gli anni '70 dello scorso secolo. Se qualcuno pensa che un'ambientazione del genere non abbia più nulla da dire si sbaglia, e di certo non ha mai letto Scalped. Alle matite si avvicenderanno Fabio Valdambrini, Luigi Siniscalchi, Marco Foderà, Alessandro Pastrovicchio, Elisabetta Barletta, Ivan Vitolo, Davide Furnò e Paolo Armitrano. Forse nessun nome di forte richiamo, ma tutti ottimi e rodati professionisti.
[12 - Continua]