Anche il turismo si fà sostenibile: numeri in crescita per il turismo naturalistico nei parchi
Resoconto della nona edizione del meeting della Rete europea dei parchi CETS.
Si è conclusa la nona edizione dell'ECST European Charter for Sustainable Tourism in Protected Area Networking Meeting, l’incontro biennale della Rete Europea dei parchi CETS che quest’anno ha avuto luogo, dal 4 al 7 maggio, in Portogallo, a Vila Nova de Cerveira.
Per l’Italia presenti Federparchi, il Parco nazionale Alta Murgia e il sistema delle aree protette dell’Oltrepo’ Mantovano: una delegazione non numerosa, ma che ben ha rappresentato la varietà e vitalità della rete dei parchi italiani a marchio CETS.
L’evento, al quale hanno partecipato delegazioni di ben 11 paesi europei, è stato aperto dalle rappresentanze delle municipalità portoghesi locali attivamente impegnate nella CETS e dal presidente di Europarc Ignace Schops.
Schops ha ricordato che il turismo nei parchi è possibile solo grazie alla grande qualità del territorio in cui opera, e che tale qualità è il risultato della competenza e dell’impegno degli enti gestori delle aree protette.I successi e i numeri in crescita del turismo naturalistico sono quindi un merito che le aree protette possono (e devono) legittimamente presentare come un risultato diretto del loro lavoro.
Dai vari workshop di lavoro sono scaturiti importanti elementi di riflessione e contributi su alcuni dei tempi “caldi” della Carta Europea del Turismo Sostenibile:
- la “nuova” CETS, che sarà ufficialmente presentata nel corso di quest’anno insieme alla nuova modulistica;
- il nuovo logo e la strategia di comunicazione sulla Carta, anch’essi in via di ridefinizione;
- la collaborazione tra le sezioni nazionali (in particolare Italia, Spagna e Francia) e la possibile creazione di una sezione nazionale portoghese;
- lo sviluppo e le prospettive della fase II (operatori locali) e III (tour operator e agenzie di viaggio) della CETS.
Fonte: Federparchi