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13/05/2015 - Ora legale, le lancette in avanti servono a risparmiare energia?!

Creato il 13 maggio 2015 da Orizzontenergia

Lo spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti porterà quest'anno ad un risparmio complessivo di elettricità di ben 555,8 milioni di kWhkWh
Unità di misura dell'energia elettrica equivalente a 1.000 Wh (wattora), ovvero 1.000 W forniti o richiesti in un'ora.
, pari a circa 90 milioni di euro, il fabbisogno energetico annuo di 200mila famiglie.

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Forma di energia ottenibile dalla trasformazione di altre forme di energia primaria (combustibili fossili o rinnovabili) attraverso tecnologie e processi di carattere termodinamico (ovvero che coinvolgono scambi di calore) che avvengono nelle centrali elettriche. La sua qualità principale sta nel fatto che è facilmente trasportabile e direttamente utilizzabile dai consumatori finali. Si misura in Wh (wattora), e corrisponde all'energia prodotta in 1 ora da una macchina che ha una potenza di 1 W.
si risparmia con l’ora legale.

Ora legale, le lancette in avanti servono a risparmiare energia?!

Ma quanto risparmia l'Italia con l’ora legale?

Grazie all’ora legale, con lo spostamento in avanti delle lancette degli orologi, sarà possibile in questi 7 mesi (cioè fino al 25 ottobre 2015) risparmiare elettricità per un totale di 555,8 milioni di kWh, che corrisponde al fabbisogno annuo medio di circa 200mila famiglie.

In termini monetari, considerando che 1 kWh costa in media al consumatore finale circa 16,2 centesimi di euro al netto delle imposte, si stima che il risparmio economico che comporta l’ora legale per il 2015 sarà di oltre 90 milioni di euro.

Secondo gli storici di Terna, nel periodo primavera-estate si stima che aprile sia il mese in cui si registra il maggior risparmio energeticorisparmio energetico
Con questo termine si intendono tutte le iniziative intraprese per ridurre i consumi di energia, sia in termini di energia primaria sia in termini di energia elettrica, adottando stili di vita e modelli di consumo improntati ad un utilizzo più responsabile delle risorse.
. Questo perchè le ore di luce naturale nel mese di aprile sono inferiori rispetto  giornate agli altri mesi estivi. Mentre per l'autunno, il mese in cui si verifica il maggior risparmio è ottobre.

Perché si risparmia con l’ora legale?

Spostando in avanti le lancette dell’orologio di un’ora si ritarda l’impiego dell’EnergiaEnergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
Elettrica
artificiale in un momento nel quale le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento.

Durante i mesi estivi, ovvero da giugno ad agosto, visto che le ore di luce naturale sono superiori, l’accensione della luce artificiale slitta alle ore serali, durante le quali le attività lavorative sono solitamente meno intense.

Per contro, un altro fattore che influisce negativamente sul potenziale risparmio derivante dall’ora legale, è rappresentato dalle consuetudini di consumo di energia elettrica da parte dei cittadini. Ad esempio il maggior e sempre più diffuso uso dei condizionatori d’aria nei mesi estivi comporta maggiori consumi di energia elettrica in quanto le giornate sono più lunghe e le ondate di calore si protraggono sino a sera.

Ma globalmente sono tutti d'accordo?

A livello globale non tutti sono d’accordo sulla convenienza dell’adozione dell’ora legale, in gran parte perché il risparmio dipende dalla posizione geografica della zona dove questa viene adottata.

In effetti non ha senso parlare di ora legale nei paesi situati nella zona equatoriale dove la lunghezza del giorno e della notte tendono ad essere equivalenti, ha senso agli estremi nord o sud del globo dove d’estate e d’inverno giorno e notte hanno durate estremamente diverse.

Ma anche alle latitudini intermedie l’ora legale non sempre è del tutto appropriata. Ad esempio gli agricoltori giapponesi vogliono mantenere più luce possibile nelle ore diurne, ore in cui viene effettuato il lavoro nei campi. Altro esempio è la Russia (che geograficamente si estende in latitudine dal 40° all’ 80° parallelo) dove l’ora legale è stata abolita nel 2011 e l’anno scorso si è votato per adottare in pianta stabile l’ora solare (anche se due zone rimarranno all’ora legale permanente portando il numero dei fusi orari della Russia da 9 a 11), scelta giudicata ottimale date le diverse esigenze delle zone all’estremo nord ed all’estremo sud del Paese.


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