In una vecchia villa in fase di ristrutturazione abita una folta famiglia composta da padre, madre e svariati fratelli. Una sera, dopo una lunga assenza causa studi, torna la figlia Sarah che cerca di risanare i rapporti con i genitori e i fratelli. La serata prosegue con serenità nel fienile dove tutti i giovani sono riuniti, dialogando del più e del meno, quando un potente temporale li costringe a tornare in casa. Al rientro i ragazzi troveranno il padre orribilmente smembrato nel suo letto e presto si renderanno conto che qualcosa di terrificante si trova lì assieme a loro. Sarà l'inizio di un incubo lungo tredici ore.
13Hrs è un film strano, girato con buona perizia e devo ammettere che ero partito un pò prevenuto. La vicenda viene raccontata senza mai far trapelare cosa stia effettivamente succedendo nella casa o cosa vi sia entrato. Animale? Mostro? Maniaco? il dubbio sale lentamente e ci si lascia trasportare in questo "indovina chi?" dove si cominciano a scartare le varie ipotesi e ci si diverte, pure. La tensione viene mantenuta alta da una gestione della telecamera che mostra solo ciò di cui si ha bisogno in quel momento del film. La recitazione porta altri punti a favore perché tutti i vari componenti del giovane cast si comportano egregiamente rendendo abbastanza credibile ogni scena. Emblematica ed estremamente turbante la risata isterica del fratello di Sarah, Stephen, quando la paura prende il sopravvento sulla sua stessa sbruffonaggine. Gli effetti speciali e il trucco sono contenuti ma utilizzati con cognizione di causa e forse manca quel tocco in più alla fotografia che è abbastanza statica e troppo scura.
Grande enfasi viene data al rapporto tra i fratelli ed è buona la rappresentazione di una famiglia in cui ogni membro è in realtà lasciato a se stesso, con genitori poco presenti e attenti solo ai loro affari personali. La figura principale di tutto il film è sicuramente la madre di Sarah che non si vede mai nella pellicola ma la sua misteriosa presenza viene abilmente aggiunta col contagoccie alla trama fino all'impensabile risvolto finale.
Attenzione: se volete gustarvi 13Hrs nella sua pienezza fermate qui la lettura! Non c'è nessuno spoiler, anticipo solo un fatto che viene sbandierato ovunque ma che in questo post mi ostino a credere che nessuno conosca ancora.
13Hrs è una buona rivisitazione della figura del Lupo Mannaro. Ogni minuto di pellicola trasporta lo spettatore in un incubo in cui il mostro arriverà a distruggere la famiglia divorando e smembrando tutto e tutti. L'atavica paura del lupo è ben supportata da una buona sceneggiatura che rende credibile la permanenza dei protagonisti sul tetto, facendoli cadere nelle fauci della creatura uno alla volta. Il finale è ben strutturato e non delude le aspettative che si costruiscono per tutta la durata del film. Piccola pecca in tutto il pentolone è il piccolo Charlie che nell'ultimo quarto d'ora sembra fuori dal film e messo in scena solo per fare un favore al regista. Per gli amanti del genere, da non sottovalutare la presenza di quella bella figliola di Gemma Atkinson... che non recita malissimo e incredibile, non viene utilizzata come oggetto del sesso alla teen-movie ma ha un ruolo abbastanza congeniale. Un punto in più per questa pellicola.
13Hrs è un film per una traquilla
serata senza grandi aspettative ma che prova con buona mano a
ringiovanire un mito senza tempo e che a quanto sembra, ha ancora
qualcosa di nuovo da dire.
Una breve precisazione: i Lincatropi di 13Hrs non sono certamente la robaccia che c'era in Twilight o che Shub Niggurath ci salvi, ci sarà nel paurosissimo "Cappuccetto Rosso Sangue".