13x2013
Quinto appuntamento 13x2013 la rubrica che tenta di individuare quali saranno i fumetti più interessanti del nuovo anno. Nelle puntate precedenti vi ho parlato di Pretty Deadly (lo spaghetti western di Kelly Sue DeKonnick ed Emma Rios - ve ne parlo QUI), Annihilator di Grant Morrison (QUI), Superman di Scott Snyder e Jim Lee (QUI) e the Wake, la nuova serie Vertigo del lanciatissimo Snyder e Sean Murphy (QUI); adesso è il turno di trasferirci alla Dark Horse e parlare della serie, forse, più ambiziosa dell'anno...
S T A R W A R S D I B R I A N W O O D E C A R L O S D ' A N D A
copertina di Alex Ross
per la nuova serie dedicata
ai classici eroi di Star Wars
A pubblicare negli USA da oltre vent'anni i fumetti di Star Wars è la Dark Horse (e se volete sapere tutti i retroscena, vi consiglio di leggere l'articolo intitolato Star Wars: ecco come la Dark Horse vent'anni fa strappò i diritti alla Marvel). La casa editrice di Milwaukie, proprio mentre si appresta a perdere i diritti del brand creato da George Lucas (come ben sapete la Disney ne ha acquistato i diritti ed è stato già annunciato che i fumetti torneranno ad essere pubblicati dalla Marvel), ha deciso di lanciare una testata con protagonisti i classici eroi della prima trilogia, proponendosi di raccontare cosa è accaduto nei tre anni che sono trascorsi tra la fine di Una Nuova Speranza (il primo episodio della trilogia classica) e L'Impero colpisce ancora (secondo episodio). Una scelta che consentirà agli autori di rivelarci come la principessa Leila ha subito una trasformazione che l'ha portata dall'essere la classica damigella in pericolo a guerriera o di come Luke Skywalker da anonimo pilota che ha distrutto la morte nera sia diventato il nemico numero uno dell'impero.
A occuparsi della serie un team creativo a dir poco... stellare (ops!) formato da Brian Wood e Carlos D'Anda, mentre la realizzazione delle copertine sarà affidata ad Alex Ross.
Nel corso di una intervista rilasciata a Comic Book Resources, Brian Wood ha dichiarato: "Sarebbe stato impossibile rifiutare l'offerta di realizzare una serie del genere. Se mai avessi avuto il desiderio di scrivere qualcosa che riguardasse Star Wars non avrei mai potuto chiedere niente meglio di questo -- i personaggi classici, libertà di raccontare la storia che voglio, una nuova serie, un nuovo numero uno e il prestigio che sia semplicemente intitolato Star Wars. Aggiungete l'esperienza positiva che sto avendo con la Dark Horse per la realizzazione di serie come The Massive e Conan the Barbarian e tutto diventa un gioco da ragazzi" parlando poi del suo rapporto con la prima trilogia, lo sceneggiatore aggiunge: "Come molti ragazzi nati tra gli anni '70 e gli '80 ho una grossa esperienza diretta con Star Wars. Ho visto per la prima volta il film al cinema quando avevo cinque anni, anche se non sono sicuro di come sia accaduto dal momento che mia madre era una donna molto attenta affinché non vedessi film non adatti alla mia età".
Nella serie tutti personaggi saranno presentati in un momento molto importante della loro vita: "Luke sta tentando di superare la morte della sua famiglia e quella di Ben, Leia è a lutto per la distruzione della sua famiglia e del suo pianeta. Han è ancora un po' stronzo. Solo Luke ha una leggera sensazione di ciò che la Forza rappresenta e sta provando a imparare tutto quello che può, ma lo fa da solo, senza alcun aiuto. E poi c'è Vader che deve affrontare le conseguenze della sua incapacità di fermare l'aereo x-wing che ha distrutto la morte nera". Per scrivere questa serie, Wood ha deciso di non tener conto degli eventi narrati sulle tante altre serie finora pubblicate: "Il mio programma è di immaginare che non esista nient'altro che Una nuova speranza. Almeno nella testa dei personaggi. Il fatto che il lettore sia a conoscenza di tanti fatti, specialmente cose di cui i personaggi non sono ancora a conoscenza -- cose come il fatto che Luke e Leia sono fratelli, che Vader è il padre, e cose del genere -- rende molto divertente scrivere la serie. Mi piace moltissimo l'impero colpisce ancora, e non escludo che in futuro non possa raccontare storie che ricordino a rimandino a questo film, ma per ora voglio godermi questo bel momento, cominciando a raccontare la storia a partire da alcuni giorni dopo la battaglia di Yavin quando il futuro sembra ancora un libro aperto. Devo ricordare chi erano i personaggi in quel momento, non devo raccontare Luke e Han che io conosco, ma quello che erano nel 1977. E' una cosa più difficile di quello che può sembrare perché tutti i personaggi sono poi stati sviluppati nei film successivi".
[5 - Continua]