Il potere di Facebook.
Dopo tanto tempo ho ritrovato anche i miei vecchi compagni di scuola.
Quella statale e quella paritaria.
Domani ci sarà la cena per ritrovarci tutti.
Onestamente, ci sono delle cose che mi sono rimaste dentro, che non riesco a mandar giù, nonostante sia passato del tempo.
Ho potuto constatare che il massacrarsi a vicenda non è stato dimenticato neanche da qualcun altro.
Questo qualcun altro mi ha fatto venir voglia di andarci domani.
Di fargli ricordare chi sono.
Delle mie battute.
Della mia solarità.
Del mio essere pazzerella.
Del mio mandarli a quel paese quando rompevano o facevano taglio e cucito.
Quando facevano le parrucchiere, come mi ha ricordato via chat una mia ex compagna di scuola stasera.
Ci hanno traumatizzato un po', anche se io li ho sempre saputi fronteggiare.
L'adolescente che è in me ha paura di rivederli.
La donna che è in me, quella matura e forte, vorrebbe andar lì e fargli un sedere grosso così.
C'è una parte della donna matura però che si sente debole ora, perchè si sente a disagio.
Senza lavoro, senza radici.
Ma credo che ometterò, come ho fatto stasera, il lavoro e le mie radici estirpate se dovessi ripensarci e domani andare.
Immagino la loro faccia se mi presentassi a sorpresa.
Mi vien da ridere.
D' altronde sono andata via da scuola così, di sorpresa, senza salutare.
Quale modo migliore per rivederli?
Quanti anni sono passati.
Quante cose sono successe.
Tante. Troppe.
Penso che dovrei farlo.
Sfidare me stessa.
Anche stavolta.
E andarci da sola.
In fin dei conti l' eur da dove abito ora non è lontanissimo.
Andarci e chiudere il cerchio.
Perchè ci sono delle cose che sono rimaste in sospeso.
E forse così riuscirei a chiudere un capitolo della mia vita serenamente.
A chiudere questo benedetto cerchio.
La notte porta consiglio, dicono.
Speriamo ne porti uno buono.