Magazine Ecologia e Ambiente

14/07/2014 - Sommario: IX Edizione Rapporto Nimby Forum

Creato il 14 luglio 2014 da Orizzontenergia

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Nimby Forum è un progetto di ricerca sul fenomeno delle contestazioni territoriali ambientali gestito dall'associazione no profit Aris - Agenzia di Ricerche Informazione e Società.

Osservatorio Nimby Forum:

I risultati emersi dall’analisi 2013 dell’Osservatorio registrano, per la prima volta, una flessione nel numero di opere contestate, fermandosi a 336 impianti contro i 354 censiti nel 2012. In particolare, sono 108 le contestazioni rilevate per la prima volta nel 2013 contro le 151 emerse nel 2012. Questa riduzione è imputabile anche al calo reputazionale del Paese e alla revisione del sistema di incentivi, che ha reso meno conveniente per gli operatori proporre nuovi progetti di produzione di energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
da fonte rinnovabile
, fotovoltaico in primis.

Più di 1 contestatore su 2 lamenta preoccupazioni sugli effetti della qualità della vita e sull’impatto ambientaleimpatto ambientale
L'insieme degli effetti (diretti e indiretti, nel breve o nel lungo termine, positivi o negativi, ecc..) che l'avvio di una determinata attività ha sull'ambiente naturale circostante.
dell’opera proposta, oltre a denunciare possibili carenze nell’iter procedurale piuttosto che un coinvolgimento non sufficiente della popolazione. All’anagrafe dei contestatori, emerge che quasi la maggioranza degli oppositori viene dal mondo della politica e delle istituzioni (48,5%), staccando le proteste di tipo popolare e quelle di natura ambientalista o sindacale.

Le opposizioni vedono una forte prevalenza del comparto elettrico, in conformità con i dati rilevati dalle passate edizioni, e una consistente incidenza degli impianti di produzione di energia elettricaenergia elettrica
Forma di energia ottenibile dalla trasformazione di altre forme di energia primaria (combustibili fossili o rinnovabili) attraverso tecnologie e processi di carattere termodinamico (ovvero che coinvolgono scambi di calore) che avvengono nelle centrali elettriche. La sua qualità principale sta nel fatto che è facilmente trasportabile e direttamente utilizzabile dai consumatori finali. Si misura in Wh (wattora), e corrisponde all'energia prodotta in 1 ora da una macchina che ha una potenza di 1 W.
da fonti rinnovabilifonti rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse
(87,4%), nonostante il consenso formale e generalizzato di cui godono rispetto alle fonti fossili tradizionali. Il dato va però letto anche in funzione di una diversa prospettiva dimensionale degli impianti “rinnovabili”, di dimensioni più ridotte e maggiormente  diffusi sul territorio rispetto agli impianti convenzionali.

Preoccupazioni, ragioni, proposte sono raccolte dai mezzi di informazione che ne danno evidenza e diffusione nel Paese, sia attraverso comunicazioni dirette alla stampa (18,4%) sia attraverso incontri pubblici (23,7%) e manifestazioni (17%), che testimoniano la volontà di veicolare un’informazione aggregativa e condivisa, e che sia in prima battuta non mediata dai mezzi di comunicazione.

Lo scenario sulle contestazioni alla realizzazione di impianti di pubblica utilità, delineato dall’analisi dei dati 2013 dell’Osservatorio, sembra quindi allontanare ancora una volta la possibilità di una chiave di lettura risolutiva del fenomeno. Sono infatti ancora molti gli ostacoli da superare per un effettivo rilancio infrastrutturale ed economico del Paese, basato su un percorso di sviluppo sostenibilesviluppo sostenibile
Lo sviluppo sostenibile è quel tipo di sviluppo che garantisce i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere il futuro delle generazioni a venire. I tre obiettivi dello sviluppo sostenibile sono: prosperità economica, benessere sociale e limitato impatto ambientale. La prima definizione, risalente al 1987, è stata quella contenuta nel rapporto Brundtland, poi ripresa successivamente dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo dell'ONU.
e partecipativo, omogeneo e completo, delle opere e dei progetti che subiscono una qualche obiezione in Italia.

Approfondimenti tematici:

Nasce il progetto “Infrastrutture e certezza del diritto”

Un quadro normativo complesso genera incertezza tra i finanziatori e allontana l’afflusso di capitali privati nei progetti di opere pubbliche. Da questa considerazione nasce il progetto “Infrastrutture e certezza del diritto”, promosso dagli avvocati Paolo Esposito (CBA Studio Legale e Tributario) e Simona Viola (GPA GiusPubblicisti Associati) in collaborazione con Aris (Agenzia Ricerche Informazione e Società), associazione no profit che cura l’Osservatorio Nimby Forum.

“Infrastrutture e certezza del diritto”parte dal presupposto della necessità del project financing, l’intervento di investitori privati a parziale o totale copertura della spesa, per la realizzazione di infrastrutture di pubblica utilità in Italia. Solo con l’intervento di capitali privati, infatti, è possibile colmare il gap infrastrutturale che divide l’Italia dai Paesi più avanzati senza gravare eccessivamente sui vincoli di bilancio e sul debito pubblico.

In particolare, il focus del progetto sarà su sei tematiche relative alla normativa di riferimento:

  • Competenza legislativa statale unica in ambito infrastrutturale e una significativa riduzione del numero di enti coinvolti nell’iter
  • Fattibilità economico-finanziaria
  • Rafforzamento degli effetti del permitting, unico momento di acquisizione dei permessi necessari
  • Revisione degli strumenti di valutazione del progetto in chiave partecipativa
  • Significativa riduzione delle possibilità di impugnazione del provvedimento autorizzativo
  • Rischio costruzione

Le proposte Italiadecide per la semplificazione amministrativa

Italiadecide, associazione per la qualità delle politiche pubbliche da sempre impegnata sul fronte della semplificazione amministrativa, ha elaborato un insieme di proposte per intervenire sulle vulnerabilità del quadro normativo nazionale. Tra queste si segnalano:

  • Riassetto delle competenze tra Stato e Regioni
  • Chiarezza della legislazione, attraverso l’approvazione di leggi organiche a livello costituzionale
  • Divieto di gold plating (previsione con legge nazionale di prescrizioni ulteriori rispetto a quelle fissate dall’UE)
  • Revisione del sistema delle Conferenze dei Servizi
  • Introduzione del debat public
  • Limitazione delle possibilità di revoca del provvedimento autorizzativo
  • Centralizzazione dei controlli in un unico Ente
  • Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione come strumento di snellimento delle procedure
  • Adozione di misure organizzative per l’intercomunicazione tra Amministrazioni e Imprese

TAP: istituzionalizzare la partecipazione per sconfiggere il NIMBY

L’esperienza TAP di coinvolgimento della cittadinanza nella progettazione del gasdottogasdotto
Condotta adibita al trasporto di gas (pipelinepipeline
Condotta adibita al trasporto di gas.
, in inglese).
che collegherà l’Italia e l’Europa Occidentale al Mar Caspio, bypassando le aree a più forte rischio strategico (es. Ucraina), ha dato esiti ambivalenti. Nonostante l’impegno dell’azienda, infatti, si è riscontrata la presenza di un’opposizione chiusa al confronto, e che ha risposto ad argomenti razionali con messaggi emozionali.

Questo atteggiamento indica, secondo la Società, la necessità di istituzionalizzare e regolare la partecipazione di enti locali, associazioni e cittadinanza all’interno del dibattito pubblico.

Secondo TAP, tre temi meritano particolare riflessione:

  • la responsabilità della decisione finale, con una migliore e più efficiente distribuzionedistribuzione
    Attività di trasporto (di elettricità o di gas) agli utilizzatori finali attraverso le reti di distribuzione.
    dei poteri tra Stato, Regioni ed Enti Locali
  • il coinvolgimento diretto della cittadinanza sin dalla fase di localizzazione di un’opera
  • le compensazioni territoriali, previste dalla legge ma rimaste nel limbo della mancata definizione del decreto attuativo

Avanti con riserva. Le pagelle dei francesi dopo 20 anni di debat public

La Francia è spesso citata come la best practice di riferimento in tema di dibattito pubblico, essendo il primo paese tra le economie avanzate ad aver promulgato una legge sulla partecipazione di cittadini e associazioni sulle opere infrastrutturali sin dal 1995. A quasi 20 anni dall’entrata in vigore della legge, la CNDP (Commission Nationale du Debat Public) ha commissionato un sondaggio sul gradimento dello strumento da parte della popolazione.

  • La partecipazione dei cittadini è vista come uno strumento indispensabile sia per un migliore funzionamento della democrazia (44%), sia per prendere le decisioni nella maniera più corretta (66%)
  • Solo una minoranza di francesi ritiene che l’opinione dei cittadini sia presa maggiormente in considerazione dall’introduzione dello strumento debat public: a livello locale si ritiene più coinvolto solo un francese su 3 (33%), percentuale che si dimezza ulteriormente (15%) su scala nazionale
  • Un debat public efficace dovrebbe essere organizzato da un’autorità indipendente (57%), dovrebbe fornire tutte le informazioni necessarie alla formazione di un’opinione (63%) ed essere di reale utilità per la decisione finale sul progetto (59%)
  • I vantaggi principali dello strumento sono l’informazione dei cittadini (79%) e la legittimazione popolare delle decisioni (58%)
  • Le critiche maggiori al debat public sono l’inutilità percepita ai fini della decisione finale (72%), unite all’eccessivo tecnicismo delle argomentazioni (55%), e al fatto che queste assemblee sono viste come l’espressione di gruppi di pressione e lobby (53%)

Fonte: Nimby Forum


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