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14/08/2015 - La mano dell’uomo sul clima? Arriva 3mila anni fa

Creato il 14 agosto 2015 da Orizzontenergia

I primi effetti con gli incendi di biomassabiomassa
In generale si identifica con biomassa tutto ciò che ha matrice organica ad eccezione delle plastiche e dei materiali fossili. Come indicato nel decreto legislativo del 29 Dicembre 2003 n. 387, per biomassa si intende " la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonchè la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani ". Ciò che accomuna le diverse tipologie di biomassa è la presenza di carbonio che mette a disposizione un elevato potere calorifico eventualmente sfruttabile per fini energetici.
innescati da attività antropiche: le prove nei ghiacci della Groenlandia. A dirlo, scienziati dell’Idpa-Cnr e dell’Università Ca’ Foscari con il progetto ERC Early Human Impact, i cui risultati sono pubblicati su Geophysical Research Letters

L’uomo potrebbe aver alterato il clima ben prima della Rivoluzione Industriale, già con gli incendi innescati tremila anni fa nelle foreste europee per fare spazio a insediamenti e campi per coltivazionecoltivazione
Insieme delle attività che consentono l'estrazione di idrocarburi (petrolio o gas naturale) dai giacimenti.
e allevamento. A ipotizzarlo è uno studio dell’Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Consiglio nazionale delle ricerche (Idpa-Cnr) e dell’Università Ca’ Foscari Venezia sui ghiacci della Groenlandia. Questi veri e propri archivi ambientali della storia climatica della Terra sono stati analizzati nella clean room di Ca’ Foscarinell’ambito di due progetti europei coordinati da Carlo Barbante, direttore dell’Idpa-Cnr e professore di chimica analitica dell’ateneo. I risultati sono pubblicati sulla rivista Geophysical Research Letters.

ERC Project

Abbiamo riscontrato un picco nel flusso di prodotti di combustionecombustione
Processo chimico esotermico (ovvero che comporta sviluppo di calore) in cui il combustibile si combina con l'ossigeno presente nell'aria oppure appositamente separato (comburente). La reazione di combustione avviene previo innesco localizzato (accensione).
di vegetazione tra 3500 e 2500 anni fa senza eguali negli ultimi 110.000 anni
”, afferma Piero Zennaro, ricercatore di Idpa-Cnr e Ca’ Foscari e coautore dello studio, “difficilmente spiegabile dai soli fattori climatici naturali. Solo un forte contributo umano sembra poter spiegare l’andamento ‘anomalo’ di combustione di biomassa registrato nei ghiacci della Groenlandia”.

Un’ipotesi confermata anche dai modelli climatici. “Si osserva una forte attività incendiaria in simulazioni che tengono conto della variabile antropica, quale densità di popolazione e terra coltivata procapite”, precisa Zennaro, “che invece non risulta importante considerando le sole variabili naturali. Numerosissime ricostruzioni indipendenti di incendi, possibili grazie a dati sul carbonecarbone
Il carbone è una roccia sedimentaria composta prevalentemente da carbonio, idrogeno e ossigeno. La sua origine, risalente a circa 300 milioni di anni fa, deriva dal deposito e dalla stratificazione di vegetali preistorici originariamente accumulatisi nelle paludi. Questo materiale organico nel corso delle ere geologiche ha subito delle trasformazioni chimico-fisiche sotto alte temperature e pressioni. Attraverso il lungo processo di carbonizzazione questo fossile può evolvere dallo stato di torba a quello di antracite, assumendo differenti caratteristiche che ne determinano il campo d'impiego.
I carboni di formazione relativamente più recente (ovvero di basso rango) sono caratterizzati da un'elevata umidità e da un minore contenuto di carbonio, quindi sono 'energeticamente' più poveri, mentre quelli di rango più elevato hanno al contrario umidità minore e maggiore contenuto di carbonio.
e pollini raccolti in Europa, mostrano un picco coincidente con quello trovato nella carotacarota
Campione di roccia prelevato quando si intende analizzare e studiare la conformazione litologica delle rocce sedimentarie al fine di rilevare l'eventuale presenza di idrocarburi.
di ghiaccio in Groenlandia
”.

Elemento, quest’ultimo, emerso analizzando - grazie a una metodologia sviluppata a Venezia dai ricercatori dell’Idpa-Cnr e del Dipartimento di scienze ambientali, informatica e statistica dell’Università Ca’ Foscari- la presenza nelle carote di uno specifico marcatore chiamato levoglucosan, un composto organicoorganico
Aggettivo applicato a qualunque sostanza abbia origine animale o vegetale.
prodotto dalla combustione di biomasse. “La metodologia aveva già dato riscontri incoraggianti nei mesi scorsi, al termine dell’analisi di centinaia di campioni relativi agli ultimi duemila anni di storia del clima mostrando precisamente registrate nei ghiacci le tracce di mega incendi provocati da drammatiche siccità nel continente asiatico”, conclude il ricercatore.

La carota North Greenland Eemian Ice Drilling (Neem), un cilindro di ghiaccio lungo 2.537 metri, è la più recente estratta nel Nord Ovest della Groenlandia ed ha permesso al team guidato da Barbante di intraprendere un viaggio indietro nel tempo di 128 mila anni. Tra gli autori dell’articolo anche il paleoclimatologo William Ruddiman, professore emerito dell’Università della Virginia e autore della tesi dell’'Early Anthropocene', che anticipa dimigliaia di anni l’inizio dell’Antropocene, l’epoca geologica contrassegnata dall’impatto determinante dell’uomo su ambiente e clima. L’Antropocene non inizierebbe quindi con l’invenzione della macchina a vapore e il massiccio utilizzo di combustibili fossili, ma con il disboscamento e il rapido sviluppo delle pratiche agricole.

L'uomo preistorico il primo climalterante

Lo studio 'Europe on fire 3000 years ago: Arson or climate?' si inserisce nell’ambito dei progetti di ricerca europei Early Human Impact e Past 4 FutureFuture
Contratto a termine standardizzato, stipulato all'interno di un mercato regolamentato, in cui chi lo sottoscrive si prende l'obbligo di acquistare o vendere un determinato bene ad una data e prezzo prefissati.
, il primo dei quali è finanziato dall’European Research Council.


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