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14/12/2015 - Greenpeace: Dalla COP21 un cambio di passo, ma la vera sfida inizia ora

Creato il 14 dicembre 2015 da Orizzontenergia

L'accordo sul clima raggiunto durante la #COP21 è un punto di svolta, ma non basta e contiene una grande ingiustizia: trascura i popoli più vulnerabili agli impatti dei cambiamenti climatici, mentre le nazioni che più hanno contribuito al riscaldamento globale promettono miseri aiuti a chi già oggi rischia di perdere la vita e i mezzi di sostentamento a causa dei mutamenti del clima

Nonostante sia stato annacquato dalle lobby fossili, il testo votato oggi al termine dei negoziati contiene un nuovo imperativo: bisogna limitare l’aumento della temperatura globale entro la soglia di sicurezza di 1,5°C.

Questo limite, e il nuovo obiettivo di “zero emissionizero emissioni
Obiettivo che si sono posti numerosi governi per la riduzione delle emissioni derivanti dai processi produttivi. Questo è possibile attraverso azioni di risparmio energetico e di miglioramento delle efficienza dei processi. Un esempio potrebbe essere l'instaurazione di un ciclo virtuoso per cui i rifiuti e le scorie di un'industria divengono materia prima per un'altra, valorizzando così tutte le risorse coinvolte. 
nette” entro la seconda metà del secolo, significano sostanzialmente dover abbandonare i combustibili fossili entro il 2050. Una vera rivoluzione, che provocherà costernazione nei quartier generali delle compagnie del carbonecarbone
Il carbone è una roccia sedimentaria composta prevalentemente da carbonio, idrogeno e ossigeno. La sua origine, risalente a circa 300 milioni di anni fa, deriva dal deposito e dalla stratificazione di vegetali preistorici originariamente accumulatisi nelle paludi. Questo materiale organico nel corso delle ere geologiche ha subito delle trasformazioni chimico-fisiche sotto alte temperature e pressioni. Attraverso il lungo processo di carbonizzazione questo fossile può evolvere dallo stato di torba a quello di antracite, assumendo differenti caratteristiche che ne determinano il campo d'impiego.
I carboni di formazione relativamente più recente (ovvero di basso rango) sono caratterizzati da un'elevata umidità e da un minore contenuto di carbonio, quindi sono 'energeticamente' più poveri, mentre quelli di rango più elevato hanno al contrario umidità minore e maggiore contenuto di carbonio.
 e nei palazzi del potere dei Paesi esportatori di petroliopetrolio
Combustibile di colore da bruno chiaro a nero, costituito essenzialmente da una miscela di idrocarburi. Si è formato per azioni chimiche, fisiche e microbiologiche da resti di microorganismi (alghe, plancton, batteri) che vivevano in ambiente marino addirittura prima della comparsa dei dinosauri sulla terra. I principali composti costituenti del petrolio appartengono alle classi delle paraffine, dei nafteni e degli aromatici, che sono composti organici formati da carbonio e idrogeno e le cui molecole sono disposte secondo legami di varia natura.
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Dalla COP21 un cambio di passo, ma la vera sfida inizia ora
Ma quali azioni dovremo mettere in pratica negli anni a venire per mantenere l'aumento di temperatura al di sotto di 1.5°C? È questa la vera sfida che ci aspetta. Gli impegni nazionali di riduzione delle emissioni presentati a Parigi non sono infatti sufficienti per raggiungere questo obiettivo, e l'accordo firmato oggi non fa nulla per cambiare le cose.

La spinta decisiva nei prossimi anni verrà dalla società civile.

Nel corso del 2015 il movimento per il clima ha già ottenuto vittorie decisive: ha fermato le trivellazioni di Shell nell’Artico, bloccato l'oleodottooleodotto
Insieme di condotti e stazioni di pompaggio adibite al trasporto del petrolio greggio dai centri di estrazione (o stoccaggio) fino ai porti di imbarco o fino alle raffinerie.
 Keystone e avviato il carbone sulla strada del declino.


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