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Creato il 15 luglio 2014 da Malvino
Non fosse sempre stata guastata dal palese intento di infierire sul cadavere del comunismo, la revisione storica che fa della Resistenza un affresco in cui si affollano, furiosi, solo vili e fessi, tutti affratellati, seppure irriducibili nemici, da miserabili interessi, non ultimo quello di salvar la pelle, che in fondo, quando si millanta vocazione eroica, è il più miserabile di tutti – non fosse mossa da mera fregola iconoclasta, insomma – la revisione storica della Resistenza avrebbe l’indubbio pregio di rammentarci che, fatte salve le anime belle che della partita in gioco regolarmente finiscono per capir poco o niente, riuscendo tutt’al più a immortalarsi in tragici cammei, gli italiani non son tagliati per l’epica, se non per quella che si declama quando è il momento del brindisi, quando si è già un pochino alticci. Nell’immaginarsi un finale di partita coi berlusconiani all’assalto del Palazzo di Giustizia, per esempio, Nanni Moretti voleva darci il brivido della guerra civile, e in un buona misura ci è riuscito, ma eccolo lì, il popolo dei fedelissimi che per Silvio Berlusconi giurava avrebbe versato fino all’ultima goccia di sangue: Dudù, la Santanchè e il poco che resta della servitù, peraltro molto anemica. O forse sarà stata una scaramanzia, quel chiudere Il Caimano con sì fosco presagio di torbidi e lutti e pianti a straziare il paese. O forse – perché no – sarà stato un peloso concedergli l’onore delle armi: ti ritraggo da tiranno, e con piena dignità di tiranno, così il tuo fallimento politico sembrerà un vero tirannicidio. Sono i brutti tiri che gioca la retorica, perché pare che pure Benito Mussolini abbia implorato gli salvassero il culo, e in cambio avrebbe dato tutto quello che poteva: robe che non avrebbero fatto onore né ai fascisti né agli antifascisti, e allora andasse in scena – secondo il punto di vista che offriva la poltrona in platea – il «pietà l’è morta», il «giustizia è fatta!», il «così va il mondo», ecc. Sic stantibus rebus, la sentenza d’appello sul cosiddetto caso Ruby corre il serio rischio di essere degradata alla scivolata su una merda. Il sangue, ancora una volta manca il sangue.    

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