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15 anni di Stazione Spaziale: i benefici sulla nostra vita dalla ricerca in assenza di gravità

Creato il 27 novembre 2013 da Sabrinamasiero

Quindici anni sono passati da quanto è stato posizionato il primo pezzo della Stazione Spaziale Internazionale. Era il 23 novembre 1998. Quali sono i benefici della ISS? Quale il contributo nella nostra vita quotidiana? Ma serve davvero spendere milioni di euro per mantenere una costruzione così costosa e imponente nello spazio? Nella nostra vita di tutti i giorni a cosa mai può servire? Domande di questo tipo vengono rivolte spesso dalla gente comune, dai giornalisti e dalla stampa in generale, a chi fa ricerca spaziale, a chi punta un grande telescopio verso il cielo. Apparentemente tutto sembra privo di senso, solo per il gusto della scoperta. Andare ad esplorare le galassie e l’universo non sembra avere alcun riscontro nei problemi che ordinariamente dobbiamo affrontare. Qui un solo esempio dei benefici dati dalle scoperte e dalla high technology della ISS alla nostra vita. E ce ne sono molti, molti di più.

Robot complessi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) hanno ispirato la tecnologia medica che sta cambiando la vita dei pazienti. Questa tecnologia, assieme ad alcuni dei numerosi vantaggi offerti dalla ricerca compiuta a bordo della ISS, viene messa in evidenza nel nuovo video della NASA realizzato in occasione dei primi 15 anni dalla sistemazione del primo pezzo della ISS, lo scorso 23 novembre 2013, e intitolato: “Benefits for Humanity in Their Own Words”.

Per ottenere delle onde in neurochirurgia, la neuroArm è stata adattata dalla Canadarm, dalla Canadarm2 e dalla Special Purpose Decterous Manipulator (Dextre) dell’Agenzia Spaziale Canadese (Canadian Space Agency). Queste tre robot hanno aiutato a costruire e a mantenere la ISS e hanno garantito capacità di attracco alla Stazione Spaziale e anche il recupero e il posizionamento di veicoli spaziali estremamente pesanti. In altre parole, hanno permesso di continuare a vivere nello spazio lavorando per aumentare le nostre capacità di adattamento in ambienti estremamente difficili e in condizioni estreme.

La prima paziente a beneficiare della tecnologia neuroArm è stata Paige Nickason, con una neurofibromatosi, malattia ereditaria che colpisce le cellule nervose e muco-cutanee caratterizzata dalla presenza di numerosi tumori benigni fibrosi della pelle e del tessuto nervoso (Wikipedia – Neuofibromatosi ) e anche nella parte anteriore del cervello. Questa patologia porta a una grande sofferenza e ad un periodo di riposo totale, cosa che è capitata anche  a Paige.

Il Dottor Gamette Sutherland, un neuro-chirurgo e professore all’University of Calgary in Canada, decise di formare un gruppo di ingegneri robotici e di scienziati al MacDonald, Dettwiler and Associates, Ltd., con l’idea di portare la tecnologia spaziale sulla Terra. “Se erano in grado di costruire robot complessi, forse, in collaborazione con la medicina, avremmo potuto costruire un robot che operasse dentro ad una macchina per la risonanza magnetica” ha affermato Sutherland. Il risultato è stato neuroArm, uno strumento che opera dentro ad una macchina a risonanza magnetica (MRI) pe mostrare immagini dettagliate del cervello mentre lo si opera con una precisione e un’accuratezza pari a quella di un neurochirurgo.

Qui l’intervista a Paige Nickason e l’intervento che il Dottor Sutherland ha compiuto per salvarle la vita.

Secondo Sutherland, neuroArm opera ad un livello di precisione “che è straordinariamente superiore a quello che il miglior chirurgo è in grado di fare”. Nickason, ora in ottima salute e riconoscente di questo risultato, afferma: “Sono felice che questo strumento possa aiutare persone che hanno la mia stessa malattia oggi e spero che in futuro auti tutte quelle persone che avranno bisogno di un intervento chirurgico”.

Questo è uno dei tanti esempi di impatto della ricerca compiuta a bordo della ISS sulle nostre vite. Con il suo quindicesimo anniversario nel 2013 e con le operazioni che continueranno almeno al 2020 e probabilmente oltre, ci sono molti più vantaggi per guadare al futuo della ricerca dalla Stazioe Spaziale Internazionale. La ISS ha il potenziale di aumentare e cambiare le vite sulla Terra con tutte le indagini mediche e la tecnologia che viene portata avanti lassù.

My special thanks to Roger Weiss for his precious advice.

Fonte NASA: Benefits for Humanity: Changing Lives - http://www.nasa.gov/content/benefits-for-humanity-changing-lives/#.UpGn4cT3HYh

Medicina e ISS pubblicate su TuttiDentro:

Le nuove frontiere della medicina spaziale - http://tuttidentro.wordpress.com/2012/02/25/le-nuove-frontiere-della-medicina-spaziale/

Sconfiggere il cancro con la ricerca in microgravità - http://tuttidentro.wordpress.com/2013/07/30/sconfiggere-il-cancro-con-la-ricerca-in-microgravita/

I batteri della salmonella sono più virulenti nello spazio - http://tuttidentro.wordpress.com/2013/11/06/i-batteri-patogeni-della-salmonella-sono-piu-virulenti-nello-spazio/

Lo spazio è pericoloso per il cervello umano - http://tuttidentro.wordpress.com/2013/01/23/lo-spazio-e-pericoloso-per-il-cervello-umano/

NASA - 15 Years of Space Station Facilities Advance Microgravity Research Capabilities - http://www.nasa.gov/mission_pages/station/research/news/15_year_facilities/#.UpGqY8T3HYg

Sabrina


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