"H. H., la confessione di un vedovo di razza bianca" / Regia Aldo Augieri / Compagnia Teatro di Ateneo
CANTIERI TEATRALI KOREJA
http://www.teatrokoreja.it/koreja/extra.php?actionToDo=showEventSheet&eventID=593
Il nuovo spettacolo della Compagnia "Teatro di Ateneo" è una riscrittura del testo LOLITA di Nabokov in chiave ironica, grottesca, onirica e tribunalesca.
Humbert Humbert, il colpevole, nell’opera è sotto processo e deve confessare la sua colpa, il brivido che ha provato e l’attrazione fulminante di cui è affetto nei confronti di Lolita, fanciulla molto più giovane di lui.
La confessione è uno spartito suddiviso in momenti molto diversitra loro all’interno dei quali i ricordi si mescolano a incubi, apparizioni deformanti, fantasmi sonori (tradotti in voci fuori campo).
Piani temporali differenti si incarnano sulla scena attraverso l’uso abile del corpo e della voce degli attori.
La passione di Humbert Humbert rivolta a Lolita fanciulla in carne e ossa, non è altro che la traduzione letteraria della passione e del desiderio che il russo Nabokov provò quando, abbandonata la sua terra e lingua madre, fu costretto a scrivere in inglese, infiammandosi e abandonandosi nella scoperta e nel dialogo con un nuovo codice linguistico.
Questa passione giocosa, piena di doppi sensi, viene costantemente giudicata da un tribunale effettivo e mentale che prende corpo durante il monologo di Humbert.
Il tribunale in realtà è il gioco della censura, del giudizio nei confronti di chi sperimenta la lingua, correndo il rischio di oltraggiarla, la scrittura e i propri desideri estremizzandoli a tal punto da provocare equivoci, come nel caso di Lolita.
Lo stesso Humbert-Humbert vive un autogiudizio costante durante la confessione e il suo pensiero si sdoppia (tra presente e passato, tra giudizio e giustificazione) come d’altronde il suo stesso nome.
Questo doppio prende in scena le sembianze di uno dei personaggi chiave, nell’aspetto del tutto simile a lui che assume la funzione di uno specchio, di un’ ombra che lo segue e tormenta e nel cui riflesso egli è costretto costantemente a compiere un processo di autovalutazione che tesse durantel’intero corso della confessione.
Il finale a sorpresa rende lo spettacolo, già pieno di colpi di scena, imprevedibile e accattivante.
In chiave giocosa e poetica nell’intreccio del linguaggio di Nabokov con quello di Aldo Augieri nella riscrittura di questa opera, vengono affrontate tematiche forti considerate spesso ostili e ripugnanti.
Questo è il primo spettacolo creato dalla Compagnia "Teatro di Ateneo" dell’Università del Salento, di cui Aldo Augieri è Direttore Artistico, una compagnia universitaria giovane di un anno composta da studenti e professionisti.
COLLANA TITANIA – EDIZIONI MILELLA
Anteprima il 15 Aprile 2014 – http://www.milellalecce.it/titania.html
Titania Collana di teatro. Diretta da Aldo Augieri.
La riscrittura scenica è la pratica costante di chi, come un vecchio artigiano delle parole, modella i testi e li compone… trasforma il copione in partitura… trasforma le battute in dolci suoni… scompone la frase in note musicali… “TITANIA” è la nuova collana che porta alla luce questo lavorio… quest’invenzione in cui l’attore è scrittore e compositore… ogni scrittura è una pratica attoriale e non si scrive senza mettere a soqquadro il proprio corpo… non si scrive senza portare a galla ciò che si è intravisto nei fondali…