Discreta, di poche parole – forse anche perché agli esordi parlava a stento l’italiano – e refrattaria a lasciarsi andare davanti alla cinepresa, è stata soprannominata negli anni nei modi più disparati, diventando anche “la fidanzata d’Italia”.
La sua bellezza tipicamente mediterranea – oggetto anche di un articolo di Moravia – ha chiuso il cerchio della formosa triade Loren- Lollobrigida-Cardinale e ha fatto sì che non passasse inosservata alla Mostra del Cinema di Venezia del ’57, Lei, italiana nata in Tunisia, vincitrice del concorso “La più bella italiana a Tunisi” e del conseguente viaggio premio veneziano.
Da quel momento, tra alti e bassi, tentativi e rinunce, grazie anche alla perseveranza di Franco Cristaldi, produttore della Vides, tutto si predispone per far nascere una stella: piccole parti con registi affermati, in grado di far emergere e rendere irresistibile il fascino della Cardinale.
Si parte con I soliti ignoti di Monicelli, dando il via a un’ascesa professionale che la porta ad essere diretta da Luchino Visconti in Rocco e i suoi fratelli, ma soprattutto ne Il gattopardo del 1963, anno d’oro quest’ultimo che la porta a vincere il suo primo Nastro d’Argento come miglior attrice protagonista ne La ragazza di Bube di Comencini, film da ricordare anche perché libera la Cardinale dal doppiaggio, impostole fino a quel momento per coprire una dizione imperfetta.
Dello stesso 1963 anche 8 ½ di Fellini, cui seguono altre innumerevoli pellicole, tra cui varie produzioni internazionali e C’era una volta il West di Sergio Leone.
Affascinante e carismatica, esercita il magnetismo tipico dei nati in questo giorno – libera e curiosa, appaga l’originario desiderio di “fare l’esploratrice” girando il mondo e sperimentando con giovani registi … chissà oggi dove festeggia … sicuramente sappiamo che a Giugno sarà a Taormina dove le consegneranno il Taormina Arte Award.
CLAUDE JOSEPHINE ROSE CARDINALE NASCE A TUNISI IL 15 APRILE 1938 SOTTO L’AVVENENTE SEGNO DELL’ARIETE