Cenare “freddo”

Il celebre brotzeit o abendbrot
Cenare prima delle 19:00? A base di pane, burro, cetrioli e affettato? Senza l’amata pasta al pomodoro? Ma quando mai?!!Questa sarebbe stata la mia reazione alcuni anni fa.
Poi, le cose nel tempo cambiano, cosi’ come le abitudini, perche’ si sa, per vivere in una cultura diversa dalla propria (e non solo sopravvivere) bisogna “adattarsi”; cosa significa veramente il tanto predicato adattamento culturale? Acquisire gesti e consuetudini nuove, mettendo da parte (!) quello che pensavamo fosse consolidato da una vita e quindi anche ovvio. Comprese le nostre tanto amate abitudini di mangiare “caldo” due volte al giorno e lasciare pane e companatici all’ora della merenda o al picnic.
Ed ecco che si scopre cosi’ uno dei piu’ autentici ma soprattutto pratici aspetti della vita tedesca: la sera, dopo una giornata di lavoro, invece di “spignattare”, affannarsi a preparare un piatto secondo i crismi della cucina italiana (che ammettiamolo, per noi italiani è la cucina per eccellenza!), si fa “semplicemente” il brotzeit (letteralmente: tempo del pane) o, come viene definito nel nord della Germania, l’abendbrot (il pane della sera). La preparazione è tanto semplice quanto il concetto ma racchiude comunque qualcosa di “gemütlich”, di intimo, di rilassante. Pane – rigorosamente nero, burro, wurst (il nostro affettato, e per favore non si pensi alla coppa o alla mortadella!; al massimo prosciutto cotto), pomodori, formaggio, cetrioli sott’aceto, rafano (il celebre quanto per gli stranieri misterioso Meerrettich), ravanelli, insomma „quello che c’e‘ in casa!“ sento dire dai tedeschi.
Non ci sono regole precise, a sentire loro, nonostante cio’ il brotzeit è quasi un rito che caratterizza lo stile di vita teutonico.
Provate gente…provate!
Meraviglioso!