Stefano Desideri
Fin qui nulla di eccezionale. Due rigori assegnati a una grande e contro una piccola, anche se in un tempo solo, sono un avvenimento non frequente, ma non certo rarissimo, Il problema èche Pezzella nella ripresa ne assegna altri due e sempre all’Inter. Ci deve essere qualcosa di insopportabile nell’area veronese o il gioco è “continuo a fischiarglieli a favore finché non ne buttano uno dentro e senza respinta”. Perché il terzo della serie, concesso per fallo di Rossi su Klinsmann, è affidato a Ciocci e finisce in curva, con buona pace di Gregori che con una finta spinge all’errore l’ex cesenate. Il quarto, invece, è realizzato, da Stefano Desideri, ma con suspence visto che la palla incoccia il palo interno prima di finire in rete.
O forse il reale obiettivo di Pezzella è sbancare il Guinness. Col quarto rigore si è intanto assicurato il record del maggior numero di rigori assegnati a una stessa squadra nel corso della partita e col quinto supererebbe anche il leggendario arbitro Zambotto e ilcollega Sguizzato che, rispettivamente, in un Atalanta-Livorno 4-2 del giugno 1949 e in un Inter-Atalanta 4-2 del giugno 1989 ne concessero tre ai padroni di casa e uno agli ospiti. Al minuto 88 arriva l’occasione buona: Raducioiu, che ha fatto soffrire la difesa nerazzurra per tutta la partita, è atterrato. Pezzella corre felice verso il dischetto, ma uno dei suoi guardalinee (che evidentemente non ha capito il gioco) gli segnala qualcosa e gli fa fare marcia indietro. Chissà quanto Pezzella avrà invidiato i silenziosi guardialinee dell’arbitro Aquino qualche anno dopo.
federico